FOTO. Preso il killer di Antonio Gaetano. Il reggente degli eredi dei Mele punito per aver offeso i rivali

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Antonio Gaetano ed Emanuele Bruno

NAPOLI – Il blitz di ieri mattina è scaturito dalle indagini sull’omicidio di Antonio Gaetano, avvenuto nel marzo del 2023. Gli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Peppe Sasso sono risaliti all’esecutore materiale del delitto, tra i destinatari dei provvedimenti notificati ieri. La pistola utilizzata per esplodere i proiettili all’indirizzo del 20enne, all’epoca dei fatti considerato il reggente del clan Esposito-Calone-Marsicano, risulta sequestrata. Dell’omicidio di ‘Biscotto’ è stato accusato Emanuele Bruno, 24enne ritenuto vicino alla cosca dei Carillo.

Le indagini svolte dagli investigatori hanno accertato che a premere il grilletto la sera del 12 marzo 2023 nella zona degli Chalet a Mergellina sia stato il giovane in accordo con un’altra persona, al momento non identificata. Bruno, a piedi e col volto scoperto, avrebbe esploso almeno sei colpi di pistola all’indirizzo di Antonio Gaetano, centrandolo in parti vitali. Infatti il 20enne morì il 23 marzo 2023 in ospedale. Nelle pagine dell’ordinanza che ha accompagnato il blitz di ieri mattina viene descritto come il 24enne abbia deciso di uccidere il reggente del clan Esposito-Calone-Marsicano perché Antonio Gaetano avrebbe osato offendere la cosca rivale. La vittima era in auto con alcuni amici quando venne raggiunto dal killer. Il 20enne fu portato all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta.

In un primo momento i medici pensavano di potergli salvare la vita. Infatti le condizioni di ‘Biscotto’ per alcuni giorni sembravano in miglioramento. Purtroppo, però, il 23 marzo, ovvero 11 giorni dopo l’agguato, sopraggiunsero complicazioni che causarono la morte di Antonio Gaetano. L’uccisione del 20enne segnò l’inizio del declino dei Marsicano.

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