Grazzanise, l’idea del nuovo scalo per andare avanti

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Francesco Bianco

Per dare una svolta al progetto del terzo aeroporto della Campania a Grazzanise conviene costruirne uno nuovo in zona anziché mettersi a modificare lo scalo militare. Lo dichiara Francesco Bianco, generale dell’Aeronautica in congedo, ex difensore civico regionale, per 36 anni direttore dei Servizi amministrativi e logistici dell’aeroporto militare di Capodichino. “A Grazzanise – dice Bianco – gli aerei civili sono sempre atterrati e decollati: basti pensare a quando, 20 anni fa, si aprì una voragine sulla pista di Capodichino e alcuni voli furono dirottati sullo scalo casertano. Si trattava però sempre di velivoli di medie dimensioni, mentre alle compagnie, sia per il traffico passeggeri che per quello cargo, conviene utilizzare mezzi a grande capienza per aumentare i profitti. Per accoglierli serve una pista lunga 2800 metri: Capodichino rientra appena in questa misura, mentre a Grazzanise si va anche oltre. Il problema è la larghezza: nello scalo napoletano è di 45 metri, mentre Grazzanise è concepita per gli aerei militari, più piccoli, e quindi non supera i 30 metri”. Bisognerebbe quindi allargare la lista e aprire cantieri in un aeroporto sul quale l’Aeronautica militare ha investito e continua a investire molto. Meglio, quindi, pensare a un nuovo scalo: la zona di Grazzanise si presta, lo spazio c’è. “In Campania – osserva l’ex difensore civico – per privilegiare Capodichino non è mai stato costruito un aeroporto intercontinentale degno di questo nome. Adesso si è aggiunto Pontecagnano, ma con la sua pista lunga 1800 metri può accogliere solo aerei di grandezza contenuta. E il progetto di allungarsi fino a 2200 metri cambierebbe poco: in base alle norme Icao, la struttura salernitana resterà preclusa ad aerei di medio-grandi dimensioni”. Su Grazzanise, aggiunge Bianco, si sono perse diverse occasioni: “Non c’è mai stata una vera mobilitazione come è invece accaduto a Milano per Malpensa. Quando, anni fa, lo Stato maggiore della Difesa dichiarò di essere disposto a cedere Grazzanise, era il momento ideale”. A questo punto le istituzioni dovrebbero, secondo quanto suggerisce il generale, “organizzare una riunione aperta al pubblico e spiegare come realizzare concretamente il progetto dello scalo civile a Grazzanise: ad oggi ci sono state solo parole”. A suo tempo, Bianco ha ricordato che la Direzione generale aviazione cCivile (oggi Enac) dichiarò indispensabile per la Campania un nuovo aeroporto a Grazzanise. Peraltro, sulla piana del sito esiste già una rete di infrastrutture che non vanno costruite ex novo come accadde per Fiumicino o Malpensa (Asse Mediano; Metropolitana fino a Villa Literno; Alta Velocità che taglia proprio la pianura di Grazzanise). I terreni da espropriare non hanno inoltre grande valore economico, perché non vi si trovano insediamenti industriali, urbani, di coltivazioni agricole o frutteti.
Certamente non si può fare finta di niente sul congestionamento dell’aeroporto napoletano: “A Napoli non c’è più spazio neppure per uno spillo, tanto che alcuni aerei civili devono essere parcheggiati nella parte militare dello scalo. Capodichino – dice scherzosamente Bianco – è ben sorvegliato da San Gennaro. Siamo andati ben oltre il limite, con un aeroporto situato in città ma con 12 milioni di passeggeri. Se si pensa di ampliare lo scalo, va tenuto presente che da una parte – a pochi metri dalla pista – c’è l’ospedale San Giovanni Bosco, dall’altra l’autostrada: sarebbe quindi necessario abbattere l’una o l’altra opera”.
La propsta di costruire ex novo un aeroporto è stata avanzata nei mesi scorsi dal sindaco di Cancello Arnone Raffaele Ambrosca: l’aeroporto commerciale è un’infrastruttura fondamentale per questo territorio e quindi “tanto vale pensare alla realizzazione di uno scalo ex novo senza doverlo condividere con l’Aeronautica”.
Del resto anche per il couso servirebbero interventi per ampliare la pista che richiederebbero comunque somme ingenti, mentre “predisponendo un business plan adeguato, non sarebbe difficile trovare chi è disposto a finanziare il nuovo aeroporto: attraverso un bando internazionale sarebbe semplice trovare dei fondi disposti ad investire in una struttura del genere”.

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