MILANO – C’è grande incertezza intorno al discorso diritti televisivi del prossimo triennio del campionato di calcio di Serie A. Infatti, il Tribunale di Milano accogliendo l’istanza presentata dai legali di Sky, ha confermato la sospensione del bando per i diritti tv delle partite del massimo campionato, facente capo alla società spagnola Mediapro.
Per il giudice è abuso di posizione dominante
Il giudice Marangoni ha ordinato che il bando venga annullato perché la sua formulazione non è corretta e viola altresì i principi dell’antitrust. In particolare, dal momento che Mediapro offre pacchetti con contenuti pubblicitari e informativi si colloca, secondo il Tribunale, al di fuori dell’ambito consentito a quelle società che svolgono attività di intermediazione
Lo scenario dei diritti per il prossimo triennio: il tempo stringe
Cosa succede nella pratica? Essendo stata annullata la procedura attraverso cui l’advisor della Serie A ha messo sul mercato i diritti televisivi, adesso si dovrà inevitabilmente ripartire da zero. Insomma, “palla a centro”. E’ una corsa contro il tempo a tutti gli effetti. C’è il serio rischio che non si faccia in tempo a trovare una soluzione per l’inizio del prossimo campionato. La prima giornata è già in calendario. Si parte il prossimo 19 agosto. Il nodo della vicenda sta nei “pacchetti di 270 minuti” che raggruppano telecronache, interviste e pubblicità che fanno capo alla società iberica. Così facendo – osserva il Tribunale – si va a limitare la libertà degli operatori del settore che si vedrebbero costretti a ricorrere ai pacchetti accessori. Alla luce di queste argomentazioni, il gruppo spagnolo avrà 15 giorni di tempo per presentare un reclamo, dopodiché – se vorrà restare in corsa – dovrà stilare un nuovo bando. Il tempo stringe.