SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una notte e un pomeriggio di paura e fuoco tra la città di Caserta e Santa Maria Capua Vetere, dove due distinti incendi hanno distrutto complessivamente sei automobili, gettando nello sconcerto i residenti e alimentando l’ipotesi di episodi dolosi su cui ora stanno indagando le forze dell’ordine. Il primo episodio è avvenuto durante la notte tra mercoledì e giovedì in via Terzo Merano, all’interno di un condominio. Le fiamme, divampate improvvisamente, hanno avvolto e completamente distrutto tre veicoli: una Mazda, un Fiat Doblò e una Lancia Delta. La chiamata d’emergenza è scattata poco dopo il propagarsi del rogo e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta, supportati da un’autobotte. L’intervento è stato lungo e complesso: i caschi rossi hanno dovuto lottare contro fiamme alte e il rischio che il fuoco si propagasse anche ad altre parti del condominio. Fortunatamente non si registrano feriti, ma i tre veicoli sono andati completamente distrutti. I danni sono ingenti e resta lo spavento tra i residenti, svegliati nel cuore della notte da esplosioni e fumo denso. Le prime indagini condotte dalle autorità farebbero propendere per la natura dolosa dell’incendio.
Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle videocamere presenti nella zona e raccogliendo testimonianze, nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica e individuare eventuali responsabili. L’area è nota per la sua tranquillità, motivo per cui l’episodio ha destato particolare allarme nella comunità locale. Ma l’ondata di fuoco non si è fermata. Poche ore più tardi, intorno alle 15 di ieri, un altro incendio è scoppiato precisamente all’interno del parcheggio della piscina Poseidon, in via Murata. Le fiamme, originate da un’autovettura, si sono rapidamente propagate ad altre due auto parcheggiate nelle immediate vicinanze. Anche in questo caso l’intervento dei vigili del fuoco, provenienti sempre dal comando provinciale di Caserta, è stato fondamentale per evitare che l’incendio si estendesse ad altri veicoli o alle strutture circostanti. L’uso dell’autobotte ha permesso di circoscrivere e domare il rogo in tempi rapidi.
I tecnici e gli investigatori non escludono collegamenti tra i due episodi, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali su un eventuale disegno criminale dietro i roghi. Tuttavia, la coincidenza temporale, la distanza relativamente breve tra i luoghi dei due incendi e la dinamica molto simile hanno acceso un faro dell’attenzione investigativa. L’intera comunità resta con il fiato sospeso, in attesa di sviluppi. Intanto, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nelle aree interessate e nei quartieri limitrofi, anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, per far luce su una vicenda che potrebbe nascondere un inquietante disegno intimidatorio o atti vandalici deliberati.