D’Alterio è sindaco di Giugliano: determinante il voto compatto della fascia costiera

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Diego D'Alterio

GIUGLIANO – “Ce l’abbiamo fatta. E’ la vittoria di tutti, di tutta la squadra. Abbiamo grandi progetti per Giugliano”. Con queste parole, pronunciate a caldo tra gli applausi del comitato elettorale di via Aniello Palumbo, Diego D’Alterio ha commentato l’esito delle elezioni amministrative che lo consacrano nuovo sindaco di Giugliano, la terza città della Campania per popolazione. Una vittoria netta, con il 53% delle preferenze, che segna una nuova fase politica per il Comune, proiettandolo verso una stagione di riforme, ma anche di sfide complesse. Il centrodestra, guidato da Giovanni Pianese, si è fermato al 43%, mentre Salvatore Pezzella ha raccolto appena il 4%.

Ma il dato più interessante è quello che riguarda la geografia del consenso: determinante per il successo di D’Alterio è stato il voto compatto della fascia costiera, tradizionalmente più disillusa e disincantata verso la politica cittadina, ma stavolta mobilitata grazie al lavoro del Comitato civico costiero e alla Lista Luigi Guarino. Proprio Guarino, ex consigliere comunale ed ex alleato di Pianese, ha giocato un ruolo da kingmaker spostando l’asse dell’elezione. D’Alterio, consulente del lavoro e già consigliere comunale per tre mandati consecutivi, si è presentato con una coalizione ampia e articolata: oltre al Partito Democratico, lo hanno sostenuto Azione, Italia Viva, la Lista Guarino, il Comitato civico costiero e Giugliano Democratica. Una galassia centrista-progressista che ha saputo ritrovare una coesione intorno alla figura dell’ex capogruppo consiliare del Pd, imponendosi anche grazie a un lavoro capillare nei quartieri e a un linguaggio politico sobrio ma determinato.

Il nuovo primo cittadino prende il testimone da Nicola Pirozzi, chiudendo così una fase transitoria della politica giuglianese. Ma la situazione che eredita non è affatto semplice. Giugliano è una città dalle enormi potenzialità economiche e territoriali, ma ancora gravata da profonde diseguaglianze tra centro urbano e fascia costiera, da infrastrutture inadeguate e – soprattutto – dalla persistente ombra dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Un tema che ha attraversato l’intera campagna elettorale come una spada di Damocle, e su cui D’Alterio ha scelto di non sbilanciarsi: “No comment” è stata la sua laconica risposta. D’Alterio è chiamato a una prova di forza non solo amministrativa, ma morale: ridare credibilità a un Comune che ha bisogno di rigenerazione istituzionale oltre che urbana. Il risultato, tuttavia, consegna un dato politico chiaro: il centrosinistra resta alla guida di Giugliano, mentre il centrodestra si ritrova nuovamente all’opposizione. Una sconfitta che apre inevitabili riflessioni interne anche tra le forze di destra, incapaci di fare breccia nel voto popolare nonostante una campagna dai toni forti e ben strutturata.

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