La politica tace e Caserta non decolla. Vergogna aeroporti: Capodichino chiude per lavori, Grazzanise…

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Progetto aeroporto Grazzanise

CASERTA – Estate terribile per i residenti delle zone sorvolate dagli aerei in transito per Capodichino e intanto è caos sulla data di inizio dei lavori che l’anno prossimo dovrebbero portare alla chiusura dello scalo (da gennaio si è passati “miracolosamente” a novembre 2026). Ed emerge sempre di più l’inadeguatezza della classe politica: a novembre la Campania, la regione più importante del Mezzogiorno, resterà senza un aeroporto, visto che Pontecagnano non è certo un’alternativa credibile. Basti pensare che negli ultimi tempi si stanno cancellando alcune rotte e che le partenze sono appena 46 al giorno, per lo più voli privati, quindi con pochi passeggeri. “Era chiaro fin dall’inizio che sarebbe finita così” commenta la portavoce del comitato No Fly Zone (che si oppone ai sorvoli indiscriminati) Stefania Cappiello.

La soluzione naturale, quella di Grazzanise, è argomento buono solo per le campagne elettorali, salvo venire poi accantonato a urne chiuse. Una vergogna per la politica che preferisce mantenere il gap eccezionale che distanzia le infrastrutture del settentrione da quelle del meridione. E soprattutto una vergogna per i parlamentari campani, troppo occupati a fare chiacchiere.

“Enac ha ricevuto decine di segnalazioni – si legge in una nota del Comitato – sul caso anomalo che riguarda la concessione totale di Capodichino. Forse si sono accorti anche che l’aeroporto di Capodichino classificato 4D dall’Icao, di fatto si è autopromosso ad aeroporto 4E o 4F visti gli slot giornalieri concessi ad aeromobili 787-8? La Campania resterà senza aeroporto? Avendo “spremuto” quel che potevano,
cosa ci riserverà il futuro?”.

Per la Campania a il Sud “l’unica soluzione nell’interesse generale è Grazzanise”. Peraltro, va notato che i lavori – inizialmente presenta- ti come urgenti – sono stati tranquillamente rimandati di 10 mesi. La proposta per la nuova data dei lavori è stata condivisa al tavolo di concertazione che si è tenuto martedì scorso, con l’ente di controllo Enac e la Gesac, la società che gestisce l’aeroporto. Le parti, secondo
quanto scrive Enac, “hanno condiviso di approfondire la soluzione individuata dall’Enac che mira a ottimizzare i tempi di lavorazione, ridurre i giorni di chiusura dello scalo rispetto ai 30 giorni della seconda proposta presentata dal gestore Gesac a fine giugno, e limitare i disagi ai
passeggeri, realizzando le opere nel mese di novembre 2026”. All’incontro hanno preso parte per Enac il presidente Pierluigi Di Palma, il
direttore generale Alexander D’Orsogna, il vice direttore generale Fabio Nicolai, il direttore centrale Programma- zione economica e sviluppo
infrastrutture Claudio Eminente e i responsabili delle strutture tecniche competenti; il presidente di Gesac Carlo Borgomeo, l’amministratore delegato Gesac Roberto Barbieri, una rappresentanza dell’Enav, le compagnie aeree e le industrie operative sullo scalo.

Secondo il presidente Enac Di Palma “si tratta di una soluzione che ci ha visti tutti concordi che limita i giorni di chiusura totale, in novembre, nel periodo con minor traffico dell’anno. Il nostro scopo principale è proteggere i passeggeri e ridurre i disagi. Per raggiungere questo obiettivo, le diverse istituzioni devono collaborare in modo da garantire che i cittadini mantengano il loro diritto alla mobilità”.

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