Caserta: locale aperto fino alle 5, c’è la denuncia: “Inutili i colloqui con il gestore, siamo stanchi”

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CASERTA – I locali “indisciplinati” nella zona della movida alzano il tiro e adesso c’è qualcuno che tiene aperto fino all’alba. Lo segnala il Comitato vivibilità, con la portavoce Rosi Di Costanzo, che annuncia una segnalazione alle forze dell’ordine. “In via Ferrante spiega l’attivista – c’è un baretto che tiene svegli i cittadini dell’intera strada fino a dopo le 5 di mattina. I residenti hanno cercato di parlare con
il gestore e chiesto il rispetto delle regole, dato che i controlli vanno avanti solo fino a mezzanotte e nell’immediato c’è solo da appellarsi al
senso di responsabilità dei titolari. Ma il gestore ha risposto che il suo locale inizia a lavorare verso le 4. Presenteremo un esposto in settimana e vediamo se le autorità verranno incontro ai cittadini che pagano le tasse”.

La città, accusa Di Costanzo, è abbandonata: “Chiederemo un incontro al prefetto e al questore, anche se il prefetto non ci invita ai suoi
tavoli”. Quanto ai commissari straordinari del Comune, dai quali ci si aspetta una svolta, “abbiamo chiesto un incontro con loro un mese fa
ma non siamo stati presi in considerazione”. Il periodo estivo è entrato nel vivo e nei fine settimana l’afflusso nella zona del- la Santella è consistente. Il problema è coniugare l’attività dei locali con le esigenze di circolazione e di sicurezza e il diritto al riposo (e quindi alla
salute) dei residenti. Una questione che si trascina da anni ed è presente in diverse zone, ma particolarmente nell’area della Santella, dove nei mesi scorsi ci sono state anche delle risse. Le varie ordinanze dell’amministrazione Marino non hanno portato grandi risultati.

Secondo quanto scritto dal Comitato in una lettera ai commissari, “abbiamo intrapreso un lavoro negli ultimi due anni con i commercianti e i
gestori dei baretti”, che in gran parte hanno aderito alle associazioni di categoria presenti in città. “Un lavoro, però, messo a rischio negli ultimi mesi dall’arrivo di nuovi gestori da fuori provincia che trattano Caserta come un oggetto di consumo”.

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