Terrore a Scampia, un commando tenta di occupare un alloggio. Presa a schiaffi l’assegnataria

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Terrore a Scampia

NAPOLI – Spedizione in un appartamento per cacciare una 74enne nel rione Monterosa: serratura della porta tagliata col flex per occupare l’alloggio. Sono intervenuti i due fratelli, che sono stati aggrediti da un commando di cinque persone armate di bastoni e spranghe. Avrebbero tentato di occupare la casa della sorella del segretario dell’Unione Inquilini Domenico Lopresto, malmenato anche lui. I
carabinieri del nucleo Radiomobile si sono precipitati in via del gran Paradiso dopo la segnalazione di una lite violenta. Secondo quanto
ricostruito dalle forze dell’ordine, avrebbero scoperto l’occupazione abusiva dell’alloggio a loro assegnato. Sarebbe nata una discussione e gli occupanti abusivi, supportati da persone ancora sconosciute, avrebbero aggredito i reali beneficiari dell’alloggio. Con l’arrivo dei carabinieri, gli occupanti abusivi si sono allontanati in tutta fretta.

Indagini in corso della compagnia Stella. I militari partono dal racconto dei testimoni e lavorano per individuare non solo gli occupanti abusivi, ma anche le persone che gli hanno dato man forte nella tarda serata di sabato. “Aggressione e occupazione della casa di mia
sorella di 74 anni – spiega Domenico Lopresto, che ha pubblicato le foto del raid per chiedere giustizia – tre donne e cinque uomini di camorra con un flex tagliano la serratura della porta di casa e la occupano con violenza. Mia sorella ha 74 anni, gravemente ammalata
vive con mia nipote di 37 anni. Mi chiamano, corro io e mio fratello, ci aggrediscono con bastoni e spranghe, resistiamo. Giù stavano
a minacciare, hanno aggredito mia sorella infartuata e con quattro bypass. Mio fratello è al pronto soccorso del Cardarelli per rischio
infarto, mia nipote è al CTO ed io ho dolori ovunque, sono a casa di mia sorella a resistere”.

E ancora: “L’hanno ripetutamente presa a schiaffi. Uomini e donne armate di bastoni e spranghe. Ci hanno picchiato a sprangate per occupare l’appartamento. Sono entrati in 5, volevano occupare l’appartamento, di cui mia sorella legittima assegnataria. Una camorrista ripetutamente ha preso a schiaffi mia sorella, infartuata e con quattro bypass, e le diceva ‘mi sono fatta trent’anni di carcere e me vado a
fare altri trent’anni su di te’. Non ci ho visto più, ho reagito e mi sono saltati addosso 5 di loro con mazze e spranghe. Io e mio fratello eravamo accorsi per aiutarla e dopo una discussione accesa e minacce siamo stati assaliti con calci, pugni e sprangate. Poi gli aggressori
sono fuggiti. Abbiamo chiamato i carabinieri che hanno fatto i rilievi e sequestrato tutto”.

Le istituzioni ieri hanno espresso solidarietà alla famiglia di Lopresto per l’aggressione. Il vicepresidente della Camera dei deputati Sergio Costa: “La mia più profonda solidarietà a Domenico Lopresto, segretario dell’Unione Inquilini di Napoli, gravemente aggredito mentre cercava di impedire l’occupa- zione abusiva della casa della sorella, una donna di 74 anni, malata e già duramente provata dalla vita. Un gesto vile, una violenza inaccettabile che ha coinvolto anche la nipote e il fratello di Lopresto, entrambi finiti in ospedale, solo per aver difeso un diritto sacrosanto: quello alla casa e alla dignità. Serve una risposta istituzionale forte: le periferie non possono essere lasciate sole di fronte alla violenza e all’arroganza della camorra”.

Elena Coccia e Renato Genovese, segretario provinciale e del circolo cittadino di Rifondazione Comunista hanno preso posizione poche ore dopo il raid: “Solidarietà a Mimmo Lopresto per la vile aggressione subita. La segreteria provinciale di Rifondazione Comunista esprime massima solidarietà e vicinanza a Domenico Lopresto e alla sua famiglia mettendo a sua disposizione tutti gli strumenti legali di cui
il partito dispone. Stigmatizza il clima di impunità diffusa in cui sembra essere piombata la città”. Non è tutto. “Esprimo piena solidarietà
a Domenico Lopresto, segretario dell’Unione Inquilini, e alla sua famiglia per quanto accaduto. È inaccettabile che cittadini onesti vengano aggrediti brutalmente a casa propria. Episodi del genere sono indegni di un Paese ci- vile”, così il deputato Francesco Emilio Borrelli, dopo
l’aggressione per occupare l’abitazione dei Lopresto, ferendo anche la sorella di 74 anni cardiopatica.

“Chiedo alle forze dell’ordine e alla magistratura di fare immediata luce sull’accaduto e appurare se dietro questo raid ci sia la regia o la complicità della criminalità organizzata. Quando un gruppo di persone entra con il flex per tagliare la serratura, picchia gli assegnatari legittimi e dichiara apertamente di essere pronta a tornare in carcere, siamo davanti a una prepotenza che ha tutta l’aria di essere camorristica. Queste persone siano individuate e non restino impunite. La città ha bisogno di legalità, giustizia e sicurezza”

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