Strage di Bologna, Mattarella: segno indelebile

Il Presidente della Repubblica ha ricordato il 45° anniversario della strage alla stazione di Bologna, sottolineando l'importanza della memoria e della giustizia. Sergio Mattarella ha ricordato l'anniversario della strage, sottolineando il dolore e la risposta del Paese.

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Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale / LaPresse In foto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che la strage alla stazione di Bologna ha lasciato un segno indelebile sull’identità italiana, un marchio di disumanità perpetrato da una spietata strategia eversiva neofascista. L’obiettivo di tale strategia era colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e la convivenza civile. Mattarella ha ricordato che quarantacinque anni fa, il 2 agosto, i corpi straziati, le numerose vittime innocenti, l’immensa sofferenza dei familiari e lo sconvolgimento di una città hanno segnato profondamente la memoria del Paese. Bologna, l’Emilia-Romagna e l’Italia intera hanno risposto con prontezza e fermezza, dimostrando la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il piano destabilizzante, le complicità presenti anche all’interno degli apparati dello Stato e le trame di coloro che guidavano le mani stragiste. In occasione dell’anniversario, Mattarella ha rinnovato alle famiglie delle vittime i sentimenti di vicinanza, espressione di una comunità unita che aderisce ai principi democratici che gli autori della strage volevano cancellare. L’intento era generare paura per minare le istituzioni e spingere il Paese verso derive autoritarie, con responsabilità accertate grazie al tenace lavoro dei magistrati e dei servitori dello Stato. Mattarella ha espresso la gratitudine della Repubblica all’Associazione dei familiari delle vittime, elogiandone la testimonianza che ha mantenuto viva la luce sul percorso che ha portato a svelare esecutori e mandanti. Ha definito tale testimonianza un prezioso esempio di fedeltà ai valori costituzionali, soprattutto per le giovani generazioni. Il Presidente ha concluso sottolineando l’importanza di preservare la memoria e di continuare a perseguire la giustizia per le vittime della strage e per i loro familiari. Ha ribadito l’impegno delle istituzioni a contrastare ogni forma di violenza e di eversione che possa minacciare i valori democratici e la convivenza civile. La strage di Bologna ha rappresentato una ferita profonda per il Paese, ma la risposta della società civile e l’impegno delle istituzioni hanno dimostrato la resilienza e la determinazione a difendere i principi fondamentali della Repubblica. Il ricordo delle vittime e la ricerca della verità e della giustizia rimangono un imperativo morale per l’intera comunità nazionale. La memoria della strage deve servire da monito per le future generazioni, affinché simili tragedie non si ripetano e affinché i valori della democrazia, della libertà e della giustizia siano sempre tutelati e promossi. Il Presidente Mattarella ha espresso la sua profonda vicinanza alle famiglie delle vittime e ha ribadito l’impegno delle istituzioni a sostenere il loro percorso di elaborazione del lutto e di ricerca della verità. La strage di Bologna è una ferita aperta nella storia del Paese, ma la memoria e la giustizia sono fondamentali per costruire un futuro di pace e di convivenza civile. La testimonianza dei familiari delle vittime e l’impegno dei magistrati e dei servitori dello Stato rappresentano un esempio di dedizione e di coraggio che meritano il riconoscimento e la gratitudine dell’intera comunità nazionale. La lotta contro ogni forma di violenza e di eversione rimane una priorità per le istituzioni e per la società civile, al fine di garantire la sicurezza e la stabilità del Paese e di preservare i valori fondamentali della democrazia e della libertà.

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