Rivolta in carcere: 10 nei guai. Agenti feriti, cancelli forzati. La Procura: ‘o cavuotte tra i protagonisti

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Claudio Monaco

CAPUA – Dovrebbero essere luoghi di rieducazione, spazi dove gettare le basi per ricostruirsi una vita una volta tornati in libertà. Sempre più spesso, invece, le prigioni finiscono per trasformarsi in teatri di violenza. Proprio come sarebbe accaduto, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, il 19 giugno dello scorso anno al ‘Francesco Uccella’: dieci detenuti del reparto Tamigi si resero protagonisti di una proteste che sfociò in azioni violente per opporsi a sei agenti della polizia penitenziaria. Iniziarono con la classica ‘battitura’ delle inferriate e con il rifiuto di entrare nelle rispettive stanze detentive; successivamente, dopo aver forzato il cancello della sezione, usando gli schienali dei letti posizionati nelle celle di pernottamento, si diressero al piano terra dove Giuseppe D’Aniello, stando all’accusa, aveva forzato il cancello di sbarramento servendosi di un carrello per la spesa.

L’azione sarebbe proseguita con il lancio di oggetti nei confronti degli agenti che erano intervenuti per provare a riportare l’ordine nel reparto. Due poliziotti, in questo clima concitato, riportarono anche lesioni personali. Chi avrebbe avuto un ruolo di rilievo in questa protesta violenta sarebbe stato Claudio Monaco (nella foto), alias ‘o cavuotte personaggio noto alle cronache, perché per anni è stato gestore di una piazza di spaccio che riforniva droga a Capua e a parte dell’Agro caleno. Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a colpire con un posacenere in ferro un ispettore di polizia e poi ad aggredirlo con pugni al volto. E con eguale violenza si sarebbe scagliato anche contro il sovrintendente che era giunto per difendere l’ispettore. Questo ha portato la Procura a contestargli il reato di lesioni. L’indagine su questa ennesima brutta pagina che racconta ciò che accade nelle carceri italiane, coordinata dal pubblico ministero Maria Alessandra Pinto, ha portato a chiedere il processo di Monaco, 54enne di Capua, e D’Aniello, 32enne di Napoli, per resistenza a pubblico ufficiale insieme a Salva
tore Zerlenga, 34enne di Sant’Ana
stasia, Cristian Nunziata, 29enne
di Napoli, Antonio Russo, 40enne
di Caivano, Antonio Liguori,
27enne di Frattaminore, Vincenzo
Spinelli, 32enne di Pontecagna
no, Vincenzo Avverso, 30enne
di Acerra, Gennaro Cascarino,
28enne di Mondragone, e Gioacchi
no Silvestri, 37enne di Capaccio.
È contestato il reato di danneggia
mento, invece, ai soli Avverso, D’A
niello, Cascarino, Liguori, Zerlenga,
Russo e Spinelli.
Gli imputati sono tutti da ritenere
innocenti fino a un’eventuale sen
tenza di condanna irrevocabile.
Nel collegio difensivo gli avvocati
Pierluigi Grassi, Agostino Rus
so, Paolo Di Furia, Dario Cuomo,
Angelo Raucci, Danilo Di Cicco,
Michele Sanseverino, Mirela Bal
dascino, Rosario Fiore, Giuseppe
Gallo, Paolo De Grazia e Luigi
Gargiulo.

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