Guida sospeso da segretario di FI. Il pm: “Ferraro gli garantì 4000 voti ponderati alle elezioni provinciali”

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Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo

CASERTA – Forza Italia ha sospeso dall’incarico di coordinatore del partito in provincia di Caserta (nonché sindaco di Arienzo) Giuseppe Guida, indagato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati in Asl e Comuni. La decisione è stata presa dal responsabile nazionale dell’organizzazione di FI Francesco Battistoni “in attesa che il segretario provinciale possa dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati”. E’ stato nominato il commissario che guiderà il partito in Terra di Lavoro: si tratta di Amelia Forte, vicesegretario in Campania e futura candidata alle elezioni regionali.

L’ex consigliere regionale Nicola Ferraro avrebbe garantito a Guida circa 4.000 preferenze ponderate da parte di consiglieri comunali, in occasione delle elezioni per il consiglio provinciale di Caserta, ottenendo in cambio la revoca dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Arienzo, bandito nel 2019 per una durata di tre anni. Alla gara hanno partecipato le società Czeta Spa (classificatasi seconda, Econova srl (prima) e Consorzio campale stabile. Le prime due offerte sono state però considerate anomale, le offerenti invitate a produrre giustificazione e a dicembre 2019 l’appalto è stato aggiudicato alla Econova che iniziava il servizio. Alle amministrative del 2020 è stato eletto sindaco Guida e cominciavano ad essere contestate da parte del Comune alla Econova alcune inadempienze contrattuali che in ultimo, dopo circa un anno, portavano prima ad un recesso da parte della società, contestato dal Comune, e poi ad una risoluzione contrattuale imposta dall’Ente.

Su questa vicenda pende giudizio davanti al Tribunale delle Imprese di Napoli su ricorso della Econova srl che chiede il risarcimento dei danni lamentando “che tutti i presunti inadempimenti contestati dalla stazione appaltante sono strumentali, inesistenti e insussistenti nonché dipesi, spesso, da comportamenti o negligenze della medesima Stazione appaltante”. In sede di interrogatorio il difensore di Guida ha fatto presente che la controversia è stata risolta con una transazione con il riconoscimento di 50mila euro alla Econova, “soluzione che rappresenta – nota il gip nell’ordinanza – quanto meno la sussistenza di una più che parziale ed oggettiva validità delle ragioni della ditta esclusa”.

A seguito della risoluzione contrattuale con Econova il Comune decideva di affidare il servizio alla Czeta da ottobre 2021 fino al 31 dicembre 2024. L’accusa ipotizza il reato di corruzione propria fondata su un accordo tra Ferraro e Guida volto ad orientare la scelta amministrativa dell’ente per favorire il subingresso della Czeta spa intestata a Carlo Ilario ma di fatto gestita dal padre Aniello Ilario, il quale avrebbe ricambiato il favore versando a Ferraro, anche tramite Domenico Romano, 30.000 euro con promessa di un versamento di 50mila euro. Il vantaggio illecito per il pubblico ufficiale consisterebbe nella promessa, accettata da Guida, dell’appoggio elettorale in suo favore alle Provinciali. In una conversazione intercettata in auto fra Romano e Nicola Ferraro, i due parlano di “Nello”, ossia di Aniello Ilario ed in particolare del ritardo dei pagamenti da parte dell’imprenditore. Ferraro nota che “non gli stanno dicendo niente… non sta avendo una contestazione, non sta avendo niente”. I rapporti fra Ferraro e Guida emergono da diversi incontri registrati dalle telecamere dei carabinieri. Dalle intercettazioni emerge che Ferraro ha sponsorizzato la candidatura di Clemente Fellico (non indagato) nella lista civica “Arienzo bene comune” a sostegno della candidatura a sindaco di Guida. Fellico ottenne 114 preferenze, il cui valore non è trascurabile, dato che Arienzo ha circa 5.000 abitanti.

Con riferimento agli incontri Ferraro ha dichiarato in sede di interrogatorio preventivo, che la visita (“una volta”) era da collegarsi al fatto che “si era rotto una tubatura principale dell’acquedotto” e che il sindaco prima inviò il tecnico e poi su sua richiesta venne in prima persona. Un’altra volta era poi venuto a casa sua per dirgli “della vicenda che aveva fatto la richiesta per la mobilità e fra i nomi c’era mia moglie e mio fratello” confermando la natura confidenziale del loro rapporto. Guida, che ha definito Ferraro come “un conoscente con il quale non ho rapporti di amicizia” ha anch’egli riferito che gli incontri a casa sua erano legati alla necessità di risolvere le problematiche di perdita d’acqua a ridosso del suo muro di confine con la strada e a Ferraro che gli aveva chiesto la possibilità di recuperare il denaro speso per l’intervento gli aveva risposto che non era possibile perché si trattava di spese a suo carico. Per il gip è “evidente l’inattendibilità” di queste dichiarazioni: “Il rapporto tra i due è decisamente ravvicinato, dato che le visite del sindaco a Ferraro sono state molteplici ma anche perché evidentemente ingiustificate ed inverosimili appaiono le concordi giustificazioni di carattere idraulico, “verosimile frutto avvelenato della
introduzione normativa degli interrogatori preventivi che consente di concordare in anticipo le dichiarazioni difensive”.

Inoltre, lo stesso Ferraro conferma l’esistenza di uno solido legame quando afferma che Guida era venuto a casa sua anche per la vicenda della assunzione della moglie Gelsomina Crisci (non indagata in questa inchiesta), ritenuta illecita dagli inquirenti. Nella procedura di assunzione mediante mobilità obbligatoria per la copertura di un posto a tempo indeterminato e part time di “Istruttore direttivo contabile” l’unica candidata Crisci, esaminata in soli 15 minuti nella seduta del 4 marzo 2023, è stata poi assunta sebbene non possedesse il diploma di laurea espressamente richiesto dall’avviso. A pena di esclusione né un titolo di studio equipollente.

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