NAPOLI – Notte di sangue e violenza nel Napoletano, dove due episodi distinti hanno visto protagonisti ragazzi di appena 17 anni. Il primo caso si è verificato tra domenica e lunedì, quando gli agenti di polizia sono intervenuti presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Aversa per un giovane ferito da colpi d’arma da fuoco. Secondo una prima ricostruzione, il minorenne, con precedenti per ricettazione, sarebbe stato vittima di un agguato a Sant’Antimo, avvenuto al termine di una lite scoppiata per futili motivi. Ancora da chiarire la dinamica precisa e l’identità dei responsabili. Le indagini, tuttora in corso, sono affidate alla Squadra Mobile di Napoli, diretta da Giovanni Leuci e dal vice questore Luigi Vissicchio, in collaborazione con i poliziotti del commissariato di Frattamaggiore.
Poche ore prima, un altro episodio aveva destato allarme a Marigliano. In via Giannone, un diciassettenne è stato aggredito con un’arma da taglio da un coetaneo. Il giovane, colpito al braccio sinistro, è stato immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale di Nola, dove i
medici lo hanno medicato e successivamente dimesso con una prognosi di dieci giorni. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazione. Anche in questo caso i carabinieri della stazione di Marigliano stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione e identificare il responsabile del gesto. Due episodi che, seppur non collegati tra loro, accendono nuovamente i riflettori su una realtà allarmante: l’aumento della violenza tra i più giovani, sempre più spesso coinvolti in risse, aggressioni e regolamenti di conti. Un fenomeno complesso, che impone una riflessione profonda e la necessità di un’azione congiunta tra istituzioni, famiglie, scuole e forze dell’ordine.