NOMI E FOTO. Pizzo per gli Scissionisti a Scampia, presi in 3 degli Amato-Pagano

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Pietro Caiazzo, Emanuele Saverio Margarita e Giuseppe Villone

NAPOLI – La Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. In carcere sono finiti Pietro Caiazza ed Emanuele Saverio Margarita, mentre per Gennaro Villone è stato disposto il regime degli arresti domiciliari. Il provvedimento rappresenta l’esito di un’articolata attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, sotto la guida del dirigente Giovanni Leuci e del vice questore Giuseppe Sasso, in stretta sinergia con gli agenti del commissariato di Scampia. Le indagini hanno preso avvio a seguito di un episodio registrato lo scorso aprile proprio nel quartiere di Scampia, noto per la forte presenza della criminalità organizzata e, in particolare, del clan Amato-Pagano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i presunti estorsori – già noti alla vittima come appartenenti al sodalizio criminale – si sarebbero presentati presso un autolavaggio pretendendo un incontro con il titolare e rivendicando, in modo arbitrario e intimidatorio, la proprietà dell’attività.

Durante un secondo incontro, i tre emissari del clan avrebbero imposto alla vittima di rendersi disponibile in un orario ben preciso, così da essere accompagnato al cospetto del presunto capo del gruppo, il quale – a loro dire – avrebbe preteso la consegna delle chiavi dell’esercizio commerciale e l’immediata uscita del proprietario dalla gestione. L’atteggiamento dei tre è apparso subito riconducibile alle dinamiche tipiche del metodo mafioso: intimidazione, pressione psicologica e ostentazione del legame con un’organizzazione criminale strutturata.

Le attività investigative avviate dalla Polizia nell’immediatezza dei fatti hanno con sentito, anche grazie all’analisi approfondita delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, di ricostruire nei dettagli la dinamica dell’estorsione tentata e di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli indagati. Durante le perquisizioni domiciliari effettuate all’atto dell’esecuzione delle misure cautelari, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno dell’abitazione di uno degli arrestati, una pistola semiautomatica con relativo munizionamento, ora sottoposta ad accertamenti tecnici e balistici. L’arma potrebbe rivelarsi utile per ulteriori sviluppi investigativi, anche in
relazione ad altri episodi criminali avvenuti nel territorio. L’operazione conferma la costante attenzione delle forze dell’ordine sul territorio di Scampia e l’impegno nel contrasto alle attività illecite dei clan camorristici. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altre estorsioni e per risalire alla regia dell’organizzazione dietro il tentato esproprio dell’attività commerciale.

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