Duello Scudetto: Conte contro Allegri, Milan-Napoli la sfida tra i più vincenti

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Conte-Allegri

NAPOLI – Per ora si sono limitati alle schermaglie dialettiche a distanza tra elogi (“Torna un grande allenatore, la storia di Max parla per lui”) e frecciatine (“Di solito la favorita è quella che ha lo scudetto sul petto”) ma adesso che sono separati da 3 punti in classifica, la sfida tra Antonio Conte e Max Allegri ha un sapore speciale. A San Siro, domenica sera, Milan-Napoli sarà la prima vera sfida al sapore di scudetto del campionato. Un big match che non a caso oppone due ‘specialisti’ del tricolore. Allegri resta davanti, con sei scudetti vinti ma grazie al tricolore della scorsa stagione, Conte ora può sognare l’aggancio. Tra gli allenatori della Serie A, nessuno ha il loro palmares di titoli nazionali. Allegri sogna il personale aggancio a Giovanni Trapattoni a quota 7 scudetti mentre Conte punta al bis, già ottenuto sulla panchina della Juve (quando centrò uno storico tris), per entrare nella storia del Napoli, mai riuscito a confermarsi campione d’Italia, neppure con Maradona in campo. Allegri e Conte non si sfidano dalla stagione 2013-2014, quando Max venne esonerato a metà gennaio dopo la sconfitta sul campo del Sassuolo e Antonio centrò il terzo tricolore di fila in bianconero. Il duello scudetto tra i due nel 2011-2012 è rimasto negli annali, condizionato dal pareggio della Juve sul campo del Milan, un 1-1 passato alla storia per il gol fantasma non convalidato a Muntari, che avrebbe permesso ai rossoneri di andare sul 2-0 e complicato la rimonta poi concretizzata dalla zampata di Matri.

Nelle stagioni successive, Max ha avuto meno armi per competere con Antonio, perché nell’estate 2012 gli sono stati venduti Ibrahimovic e Thiago Silva, mentre la Signora ha progressivamente rafforzato la sua rosa. Quando ha deciso di lasciare Torino, Conte era così avanti tre scudetti a uno sul collega che lo ha sostituito alla Juventus e con cinque campionati vinti consecutivamente, ha poi preso il largo
(6-3). Lo ha fatto anche perché Antonio non era tra i suoi rivali: prima ct dell’Italia e poi guida del Chelsea che ha condotto al successo in Premier. Quando il salentino è rientrato in Italia, stimolato dall’avventura all’Inter, la Juve ha deciso di esonerare Allegri puntando su Maurizio Sarri, che aveva incantato col bel gioco a Napoli. Conte ha accorciato le distanze, portandosi sul 6-4, grazie al titolo nerazzurro del 2020-21, ma poi ha lasciato scegliendo l’Inghilterra.Quando Allegri ha iniziato la seconda avventura sulla panchina bianconera, Antonio era
prima disoccupato e poi alla giuda del Tottenham. La scorsa stagione, invece, dopo l’esonero del maggio 2024 alla Juve, è stato Max a fare
da spettatore. Domenica sera si ritrovano. E a San Siro si accendono ancora le luci.

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