Napoli-Roma, la strana coppia. Conte-Gasperini in vetta per riscrivere la storia

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Napoli’s head coach Antonio Conte Atalanta’s head coach Gian Piero Gasperini during the Serie A Enilive 2024/2025 soccer match between Atalanta and Napoli at Gewiss Stadium in Bergamo , North Italy - Saturday , January 18 , 2025. Sport - Soccer . (Photo by Stefano Nicoli/LaPresse )

NAPOLI – Dopo sei giornate e alla seconda sosta stagionale, la Serie A ha due padroni: Napoli e Roma. Una strana coppia da primato, che non si vedeva da 36 anni. L’unico precedente nella stagione 1989/90 quando Napoli e Roma si trovarono da sole in testa alla classifica dopo almeno sei turni giocati nella storia della Serie A a girone unico (dal 1929/30). Una strana coppia da primato, quella formata da Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, appaiati in vetta alla classifica a 15 punti, frutto delle cinque vittorie ottenute in sei gare con una sola sconfitta, per i giallorossi quella in casa contro il Torino per 0-1, per gli azzurri il 2-1 a San Siro contro il Milan. Una strana coppia da scudetto ma con dei punti in comune. Anzitutto gli allenatori, Conte e Gasp, che danno qualcosa in più al gioco e al carattere delle loro squadre.

E poi la qualità dell’organico, anche se su piani diversi. Contro il Genoa, l’ingresso di De Bruyne e Spinazzola e il passaggio al 4-1-4-1 sono stati la mossa chiave del match ma la classe del belga ha illuminato il Napoli, sospinto dai gol di Hojlund. In giallorosso, in attesa di avere Paulo Dybala al 100%, Gasp si gode Matias Soulé, 5 reti e 6 assist nelle ultime 13 gare di Serie A su 17 gol dei giallorossi. Una sfida nella sfida da primato con l’Inter, dopo la sosta attesa all’O- limpico e poi al Maradona, come terzo incomdo. In tanti sperano che le due battistrada si possano fermare ma Conte la pensa diversamente. “La reazione della ripresa è stata di una squadra con il giusto spirito, desiderosa di ribaltare il risultato. Una squadra de- terminata, che non ha alcuna intenzione di arrendersi – ha spiegato il tecnico – Comprendo che qualcuno sperasse in un nostro passo falso, ma dovrà attendere ancora”.

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