I Frizziero puntano su Fuorigrotta. Bloccati da una scissione a Chiaia

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Mariano Frizziero

NAPOLI – Il clan Frizziero della Torretta ha puntato sul quartiere Fuorigrotta, grazie all’appoggio dei Troncone, egemoni in questa zona. Lo raccontano i magistrati nell’ultima ordinanza cautelare, che ha assestato un duro colpo ai Frizziero e ai Troncone. Gli inquirenti hanno ascoltato decine di intercettazioni telefoniche e raccolto le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia per ricostruire il quadro. Indicano ai vertici del gruppo Mariano Frizziero, che avrebbe avuto forti aderenze a Fuorigrotta, tanto da arrivare ad avere per un periodo rapporti tesi con gli Iadonisi del Rione Lauro. Ma subito dopo i Frizziero hanno dovuto fare i conti con dissidi interni. Tanto che hanno dovuto fare più di un un passo indietro.

Secondo la ricostruzione della Procura, un gruppo della Torretta aveva sottratto del denaro nelle casse destinato ai carcerati. I vertici dei Frizziero se ne sono accorti. Mariano Frizziero non l’ha presa bene. Nel linguaggio dei clan sono cose gravi. Si è accesa una diaspora interna: una frattura nel gruppo della Torretta, che poteva portare anche a una scissione in poche ore. In quel periodo i Frizziero avevano importanti diramazioni nel quartiere di Fuorigrotta, ma hanno dovuto metterle da parte, per far fronte ai dissidi interni nella zona di Chiaia. Non solo. La frattura interna era dovuta anche ad altri dissapori, in particolare dopo forti incomprensioni sull’organizzazione di un incontro.

Secondo la Procura da quel momento i Frizziero si sono divisi in due fazioni, ma con un patto tacito di non belligeranza e di non ingerenza negli affari altrui. Gli investigatori esaminano diverse intercettazioni telefoniche e ambientali, dove emerge l’astio tra i due gruppi interni ai Frizziero. In particolare dopo che un sottogruppo aveva sottratto del denaro dalle case del clan destinato ai carcerati.

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