NAPOLI – Un nuovo allarme scuote il sistema delle mense scolastiche partenopee. Alcuni bambini dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni
Bosco” di Ponticelli, nell’area orientale della città, hanno accusato sintomi come mal di pancia, nausea e vomito dopo aver consumato una pizzetta servita durante il pasto scolastico. A segnalare l’accaduto sono state le famiglie degli alunni, preoccupate per le condizioni di salute dei propri figli dopo il pranzo consumato in mensa. Va tuttavia precisato che, allo stato attuale, si tratta esclusivamente di un sospetto caso di intossicazione alimentare: non sono infatti ancora pervenuti referti ufficiali da parte delle strutture sanitarie competenti e, secondo quanto riferito dagli uffici comunali, non risulta alcuna comunicazione formale di intossicazione alimentare. Questo non esclude però la serietà delle segnalazioni, che hanno messo in moto la macchina dei controlli.
Dal Municipio della VI Municipalità, che comprende il quartiere di Ponticelli, si invita alla cautela e si fa sapere che è in corso una procedu ra di verifica per accertare eventuali responsabilità. Se venisse effettivamente con fermata una contaminazione del cibo, le conseguenze potrebbero essere pesanti per l’azienda responsabile della refezione scolastica: sono previste sanzioni, fino alla sospensione del servizio. Il centro di cottura della ditta incaricata della preparazione dei pasti per le scuole della zona è situato a Melito di Napoli, nell’area nord della città metropolitana. E proprio da quel territorio provengono altre preoccupanti segnalazioni. Nei giorni scorsi, diversi genitori degli alunni delle scuole “Minniti” e “Kennedy” di Fuorigrotta hanno infatti denunciato episodi simili, puntando il dito contro la qualità del cibo ser
vito nelle mense scolastiche.
Le testimonianze sono allarmanti: pomodori germogliati, indice di una conservazione non corretta; fagiolini non puliti e zucchine amare, che
avrebbero un sapore sgradevole e potenzialmente sospetto; pizza cruda, in alcuni casi servita direttamente ai bambini. Ma a preoccupare maggiormente è un dettaglio che molte famiglie hanno confermato: il personale della mensa avrebbe invitato gli alunni a verificare da soli, toccando con le mani, se il cibo fosse commestibile prima di ingerirlo. Una situazione che sta creando grande malcontento e apprensione tra i genitori, molti dei quali si chiedono se le mense scolastiche di Napoli rispettino standard minimi di qualità, igiene e sicurezza. Il fatto che episodi simili si stiano verificando in più istituti, tutti serviti da aziende con cucine localizzate nella stessa area, ha fatto scattare l’allarme non solo tra le famiglie, ma anche tra alcuni rappresentanti istituzionali. In particolare, alcuni consiglieri municipali stanno chiedendo una revisione complessiva del sistema di appalti e affidamenti per il servizio di refezione scolastica.