I reduci dei D’Amico riorganizzano il clan e scatenano l’ira della cosca Mazzarella

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Francesco Rinaldi e Salvatore Attanasio

NAPOLI – Il clan D’Amico si è riorganizzato con i reduci e si è insediato nelle palazzine popolari nei quartieri San Giovanni a Teduccio e Barra. Non ha più rivali sulla carta e ha costretto i Reale-Rinaldi alla difensiva. I D’Amico sono da sempre alleati del potente clan Mazzarella di San Giovanni a Teduccio. Ma ora qualcosa è cambiato: i Mazzarella cominciano a non vedere più di buon occhio la rapida espansione dei D’Amico, che potrebbero diventare nuovi competitor nel traffico di stupefacenti nella periferia orientale della città. Insomma i rapporti potrebbero incrinarsi in un giro di lancette d’orologio, per una pericolosa sovrapposizione.

Se i D’Amico dovessero continuare a espandersi, potrebbero rappresentare una minaccia. Gli investigatori monitorano lo scenario con la massima attenzione. Può rappresentare un nuovo fronte nel medio e lungo termine tra San Giovanni a Teduccio e Barra. Ma bisogna fare un passo indietro. I D’Amico arrivano da un duro scontro con le paranze dei Reale-Rinaldi in primavera. Alla fine i Mazzarella sono riusciti a proporre e a ottenere una pace forzata. Forse meglio definirla tregua, spiega un investigatore esperto. Perché qui basta poco per scatenare una nuova escalation. Ancora più di recente (qualche giorno fa) c’è stata una sparatoria in un isolato al rione delle Case nuove, considerato una roccaforte dei Rinaldi nel quartiere Mercato. Gli inquirenti in queste ore cercano di capire perché i Rinaldi siano stati attaccati alle Case nuove e se ci sia il pericolo di contraccolpi nei prossimi giorni.

Nel frattempo anche nel bunker dei Rinaldi nel quartiere Mercato è calato il coprifuoco. segno che la tensione resta alta per il rischio di nuove rappresaglie. Una polveriera pronta a esplodere. I rivali storici dei Rinaldi-Reale sono i D’Amico-Mazzarella. Non è tutto. Proprio
qui, 50 metri più avanti, pochi giorni prima c’era stato un altro raid simile. Stessa modalità: colpi d’arma da fuoco in via San Cosmo fuori Porta Nolana. In quel caso gli abitanti avevano visto un commando formato da tre grosse motociclette esplodere almeno sei colpi di pistola appena svoltato in via Gian Battista Manso.

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