Furto di farmaci all’ospedale “Melorio” di Santa Maria C. V., manomesso il sistema di videosorveglianza

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un furto di proporzioni ingenti ha scosso l’ospedale “Melorio” di Santa Maria Capua Vetere. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, ignoti malviventi hanno messo a segno un vero e proprio “colpaccio” all’interno dei locali della farmacia ospedaliera (nella foto), sottraendo farmaci per un valore in via di quantificazione, ma che le prime stime posizionano tra i 200mila e i 400mila euro. La scoperta dell’ammanco è avvenuta nella mattinata di ieri, quando il personale ha riscontrato l’effrazione e l’assenza della merce. Immediata è scattata la denuncia da parte del direttore sanitario, che ha dato il via alle indagini da parte dei carabinieri della Compagnia sammaritana. Il bottino non è di poco conto, sia per il valore economico che per la tipologia dei prodotti sottratti. Si tratterebbe, infatti, di farmaci definiti “milionari” e salvavita, molti dei quali richiedono una conservazione particolare, essendo depositati in appositi sistemi di refrigerazione. Il furto di questi prodotti non crea solo un danno finanziario all’azienda sanitaria, ma solleva anche preoccupazioni sulla disponibilità di terapie cruciali per i pazienti.

Secondo una prima ricostruzione fornita dai Carabinieri, la banda ha agito con una certa organizzazione. Per assicurarsi di operare indisturbati, i malviventi avrebbero provveduto a manomettere i sistemi di videosorveglianza interni all’area, annullando di fatto la possibilità di riprendere le fasi del furto. Successivamente, i farmaci sarebbero stati caricati rapidamente su un veicolo, utilizzato per la fuga. Un elemento che sta concentrando l’attenzione degli investigatori è la modalità con cui i ladri sono riusciti a penetrare nell’area sensibile. I carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo approfondito, non hanno riscontrato danni evidenti alla struttura fisica della farmacia ospedaliera. Questo dettaglio suggerisce che l’accesso potrebbe essere avvenuto attraverso sistemi di effrazione sofisticati o che i malviventi fossero in possesso di chiavi o codici di accesso, ipotesi che non è stata esclusa dalle autorità e che potrebbe indirizzare le indagini verso
una pista interna o legata a una conoscenza specifica dei meccanismi di sicurezza dell’ospedale. L’intero comparto investigativo è ora al lavoro per analizzare ogni dettaglio e risalire ai responsabili di quello che sembra essere un colpo mirato e ben pianificato.

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