Uno studio pubblicato su Science ha analizzato le differenze tra i crani di centinaia di canidi vissuti negli ultimi 50.000 anni, nel tentativo di stabilire precisamente quando i cani hanno smesso di assomigliare ai lupi, diventando cani. La diversificazione nella morfologia canina è più antica di quanto si pensasse. Non si sa con precisione quanto tempo fa gli antenati hanno addomesticato i primi cani: è successo negli ultimi 40.000 anni, e le recenti ipotesi più accreditate dicono che il luogo fu la Siberia e la data circa 23.000 anni fa. Il team della University of Exeter ha analizzato, scansionandoli in 3D, i crani di 643 canidi vissuti negli ultimi 50.000 anni. L’analisi ha prodotto un risultato: fino a 11.700 anni fa, durante l’ultima era glaciale, i crani dei canidi assomigliavano a quelli dei lupi. Poi, circa 11.000 anni fa, nei cani hanno iniziato a comparire i primi caratteri associati alla domesticazione: musi più corti, denti più piccoli, crani più tondeggianti. Il primo cranio che corrisponde alla descrizione di un cane moderno risale a 10.800 anni fa, ed è stato ritrovato in Siberia. Dopo quel primo cranio russo, i segni di domesticazione nei cani si sono moltiplicati in giro per il mondo: in America, per esempio, il più antico risale a circa 8.500 anni fa. Incrociando la storia dei cani con quella degli antenati, non sorprende scoprire che la data della svolta è 11.000 anni fa: è in questo periodo che è nata l’agricoltura, e le società umane sono andate incontro a una trasformazione radicale. Lo studio dimostra che i cani sono stati parte integrante di questa trasformazione, cambiati a loro volta per sempre dalla domesticazione: ogni popolazione aveva le proprie necessità specifiche e i loro cani (da pastore, da caccia, da slitta) le riflettono. Il risultato di questo processo è quello che si vede, con la diversificazione estrema delle morfologie canine: è un lavoro cominciato migliaia di anni fa. L’analisi dei crani ha permesso di tracciare l’evoluzione dei cani, rivelando come la domesticazione abbia plasmato la loro morfologia nel corso dei millenni. La scoperta del cranio in Siberia, risalente a 10.800 anni fa, rappresenta una pietra miliare nella comprensione della storia della domesticazione canina, confermando l’importanza di questa regione come uno dei primi centri di interazione tra umani e cani. La trasformazione radicale delle società umane, con la nascita dell’agricoltura, ha avuto un impatto significativo anche sui cani, che si sono adattati alle diverse esigenze delle comunità umane, specializzandosi in diverse mansioni. Questa specializzazione ha portato alla diversificazione delle razze canine che conosciamo. La ricerca ha evidenziato come i cani siano stati compagni integrali nella storia dell’umanità, evolvendosi insieme agli esseri umani e contribuendo allo sviluppo delle società umane in tutto il mondo. La diversificazione delle morfologie canine, iniziata migliaia di anni fa, è un riflesso della stretta relazione tra cani e umani e della loro coevoluzione nel corso della storia.






















