Berlusconi riabilitato, nuovo ostacolo nelle trattative per il governo Lega-5 Stelle

Il leader di Arcore può candidarsi e ora punta alle urne. Per Salvini un macigno nel confronto con Di Maio. L'accordo va chiuso entro domani o sarà voto

Berlusconi e il processo Ruby ter
Foto LaPresse/Silvio Berlusconi

ROMA (Giuseppe Palmieri) – La notizia della riabilitazione di Silvio Berlusconi, che ora può tornare a candidarsi alla Camera o al Senato, piomba come un macigno sulle trattative per la formazione del nuovo governo. La decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano, anticipata stamattina dal Corriere, dà la possibilità al leader di Forza Italia di tornare in campo ed è facile immaginare che il leader di Arcore ne abbia una gran voglia.

Confronto per Palazzo Chigi più in salita

Le possibilità di tornare al voto in fretta sono legate al fallimento della trattative tra Lega e Movimento 5 Stelle. Le due forze stanno lavorando alla formazione del nuovo esecutivo, dopo che l’ex premier aveva dato il suo ‘nulla osta’ a Matteo Salvini, pur spiegando che non avrebbe votato la fiducia. Mettere insieme i programmi, però, non è impresa facile e anche la scelta dei nomi, a cominciare dal Presidente del Consiglio, sta creando degli ostacoli. Il processo va chiuso, almeno in linea di massima, entro la giornata di domani. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha dato tempo a Salvini e a Luigi Di Maio fino a domani per dargli una risposta sull’esito della trattativa, o varerà un governo neutrale che cercherà di conquistare la fiducia del Parlamento. In caso di fallimento di queste due soluzioni, si tornerà alle urne a fine luglio o in autunno.

Berlusconi e “il potere di far fallire la festa”

C’è chi insinua che Berlusconi, in questa fase, possa somigliare a Jep Gambardella, protagonista di ‘La Grande Bellezza’, film da Oscar di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo. “Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire”, è una delle frasi cult del lungometraggio del regista che proprio in questi giorni ha portato sul grande schermo un film sul numero 1 di Forza Italia. E Berlusconi, in effetti, sta probabilmente aspettando che la ‘festa fallisca’ per provare a riprendersi una rivincita su Salvini e le chiavi del centrodestra.

Un ostacolo in più per la Lega nella trattativa con i 5 Stelle. Ora anche il Carroccio ha un motivo in più per non andare alle urne, ma non può cedere troppo campo a Di Maio. L’equilibrio è precario. E il Cavaliere soffia. Rivuole le luci della ribalta. E questo significa elezioni. Le prossime 48 ore saranno decisive per il futuro politico dell’Italia.

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