Milano, 14 mag. (LaPresse) – La Procura della FIGC ha aperto questa mattina una inchiesta sulle accuse di Gian Piero Gasperini nei confronti dell’arbitro Luca Pairetto.
Secondo quanto si apprende, il procuratore Giuseppe Pecoraro vuole vederci chiaro sulla denuncia del tecnico dell’Atalanta, che nel corso di una conferenza stampa aveva accusato il figlio dell’ex designatore Pierluigi Pairetto di averlo “minacciato” durante la partita con il Genoa “che ci saremmo rivisti a Roma dicendomi ‘non saranno concessi questi comportamenti’.
Non so come potesse sapere già che sarebbe stato lui il VAR in casa della Lazio”.
Gasperini contro la classe arbitrale: “Pairetto già sapeva della designazione”
Una nuova polemica investe la classe arbitrale, già messa sotto una cattiva luce dagli errori che hanno condizionato la lotta scudetto tra Juventus e Napoli. A rincarare la dose, con una denuncia choc, è l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini. Il tecnico dei bergamaschi è stato squalificato per un turno per “parole ingiuriose rivolte al Var” alla fine del match di domenica scorsa contro Lazio.
“Già sapeva che avrebbe fatto il Var a Roma”
Gasperini, però, non ha digerito il turno di stop, che gli impedirà di essere in panchina nella decisiva sfida contro il Milan, e ha attaccato duramente: “Pairetto durante la partita col Genoa mi aveva minacciato che ci saremmo rivisti a Roma dicendomi: non saranno concessi questi comportamenti. Non so come potesse sapere che il Var in casa della Lazio l’avrebbe fatto lui”. L’allenatore, quindi, getta un’ombra nei confronti del sistema delle designazioni arbitrali. Poi ritorna sull’episodio: “Sono stato squalificato col massimo della pena, in vista di una partita fondamentale, per un episodio sul Var di cui non si è accorto nessuno. Fermi lì ad aspettare dei minuti in campo per una cosa che non esisteva: eventualmente saremmo dovuti rientrare dagli spogliatoi per un rigore contro”.