NAPOLI – Risultati decisamente modesti per i candidati alternativi ai due big in campo. Solo Giuliano Granato, a capo della federazione “Campania Popolare”, può recriminare: ha sfiorato (salvo novità dell’ultima ora) l’elezione in Consiglio, con un 2,1% di voti beffardo, solo 4 decimi di punto percentuale sotto il quorum che avrebbe fatto scattare il seggio. A danneggiare Granato (la cui lista era composta da
Pci, Rifondazione comunista e Potere al popolo) è stata la concorrenza nella sinistra, con Avs a togliere consensi, e ovviamente la nuova legge elettorale, approvata dal Consiglio a novembre scorso, che introduce lo sbarramento al 2,5%, tagliando fuori piccoli partiti anche se
hanno un discreto seguito. La federazione delle 3 sigle puntava proprio a superare questo ostacolo, ma alla fine l’impresa, stando agli ultimi dati di ieri, non sarebbe riuscita.
Nicola Campanile con Per (movimento uscito dal centrosinistra da poco) è intorno all’01% (0,98 per la precisione). Mezzo punto per il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che con la lista “Dimensione Bandecchi” non ha avuto alcun apporto da Mariarosaria Boccia, e in coda Carlo Arnese con lo 0,17% ottenuto dalla sua lista “Forza del popolo”.





















