Tari: il divario tra Nord e Sud preoccupa

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Tari rifiuti
Tari rifiuti

L’Italia si confronta con la Tari 2025 e la raccolta differenziata, evidenziando disparità tra Nord, Centro e Sud. Secondo il Rapporto 2025 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, nel 2025 la spesa media per la gestione dei rifiuti è di 340 euro, con un aumento del 3,3% rispetto al 2024. La raccolta differenziata è cresciuta al 66,6%. Al Nord la spesa media è di 290 euro, con una differenziata al 73%, mentre al Sud la spesa sale a 385 euro e la differenziata si ferma al 59%.

La crescita della Tari è generalizzata, con 95 capoluoghi su 110 che hanno registrato aumenti. Molise, Valle d’Aosta e Sardegna hanno segnato riduzioni. Il Nord si distingue per costi contenuti e alta efficienza, mentre il Sud paga di più e differenzia meno. In Puglia si registra la Tari più alta (445 euro), mentre il Molise è la più economica (254 euro). Il Trentino ha visto un aumento del 10,8%, mentre la Valle d’Aosta ha registrato un calo dell’8,4%.

Catania è il capoluogo più costoso con 602 euro, seguita da Pisa e Genova. Cremona, Udine e Trento sono tra i più economici grazie a sistemi di raccolta efficienti. L’Italia sta migliorando nella raccolta differenziata, superando il 65%, ma la produzione di rifiuti pro capite è aumentata e il divario impiantistico tra Nord e Sud è persistente.

La produzione individuale di rifiuti è di 496 kg per abitante. Il Centro Italia produce di più (533 kg/ab.), seguito dal Nord (515 kg/ab.), mentre il Sud produce meno (449 kg/ab.). La gestione della frazione organica è un problema, costituendo il 38,3% della differenziata. Il Mezzogiorno ha difficoltà impiantistiche e alti tassi di impurità. L’Italia deve ancora raggiungere il target europeo del 55% di riciclo entro il 2025.

L’analisi dei dati regionali e dei capoluoghi più costosi e virtuosi offre una panoramica dettagliata della situazione attuale in Italia. La tabella comparativa tra la Tari 2025 e 2024, insieme ai dati sulla raccolta differenziata al 2023, evidenzia le aree di miglioramento e le sfide da affrontare per raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati. La situazione attuale della gestione dei rifiuti in Italia riflette la necessità di un impegno congiunto tra istituzioni, cittadini e imprese per promuovere pratiche sostenibili e ridurre l’impatto ambientale. L’adozione di tecnologie innovative e la promozione dell’economia circolare possono contribuire a migliorare l’efficienza nella gestione dei rifiuti e a ridurre i costi per i cittadini. La disparità tra le regioni richiede un intervento mirato per colmare il divario impiantistico e promuovere la raccolta differenziata in tutto il Paese. La sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti e la promozione di comportamenti responsabili possono contribuire a migliorare la qualità della raccolta differenziata e a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati. L’impegno per un futuro più sostenibile richiede un’azione concertata a tutti i livelli, dalla definizione di politiche ambientali efficaci alla promozione di pratiche sostenibili nella vita quotidiana.

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