La Cina accelera sul declino del carbone

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Cina carbone
Cina carbone

Nel 2025, in Cina, la capacità combinata di eolico e solare ha superato quella del carbone, segnando una svolta cruciale. Una nuova ricerca di Greenpeace East Asia evidenzia come i permessi per la costruzione di nuove centrali a carbone hanno subito un’ulteriore contrazione quest’anno, suggerendo che il 2025 potrebbe diventare il secondo anno con il minor numero di autorizzazioni nel periodo 2021-2025. L’analisi sottolinea anche come l’incremento nell’utilizzo delle fonti rinnovabili sta contribuendo a rallentare la domanda di energia prodotta dalle centrali a carbone.

Lo studio di Greenpeace ha rilevato che il governo cinese ha approvato 41,77 gigawatt di nuova capacità di centrali a carbone a livello nazionale nei primi tre trimestri del 2025. Se questo ritmo dovesse mantenersi, il 2025 potrebbe attestarsi come il secondo anno con il minor numero di autorizzazioni degli ultimi cinque. Il responsabile del progetto per il clima e l’energia di Greenpeace East Asia a Pechino, Gao Yuhe, ha dichiarato che il picco delle emissioni del settore energetico cinese è raggiungibile nel 2025, ma ha anche sottolineato che mantenere lo slancio per limitare le autorizzazioni per il carbone rimane fondamentale, in quanto i 41,77 GW approvati in soli nove mesi minacciano questa traiettoria. Secondo Gao Yuhe, sono essenziali segnali politici chiari per limitare l’uso del carbone e promuovere le energie rinnovabili, accelerando così i picchi di emissioni sia nel settore energetico che nella società.

Greenpeace East Asia ha esaminato l’andamento delle nuove autorizzazioni basandosi su documenti ufficiali, come le approvazioni dei nuovi progetti e le valutazioni di impatto ambientale. Con i 41,77 GW di nuovi impianti approvati tra il primo e il terzo trimestre del 2025, la nuova capacità totale relativa al carbone, calcolata per il periodo compreso tra il 2021 e il terzo trimestre del 2025, ammonta a 340 GW, più del doppio della capacità totale aggiunta negli ultimi cinque anni. Tra questi nuovi progetti, gli impianti non progettati per la cogenerazione di calore ed elettricità hanno subito un forte calo, mentre il numero dei nuovi impianti progettati per la cogenerazione è rimasto stabile. Le centrali a carbone di grandi dimensioni (≥660 MW) prevalgono tra le nuove autorizzazioni, rappresentando oltre il 90% dei nuovi permessi.

La ricerca di Greenpeace ha rivelato anche che l’investimento totale nei progetti sul carbone autorizzati tra il primo e il terzo trimestre del 2025 si basa fortemente sul capitale statale. Le imprese pubbliche statali nazionali e locali rappresentano quasi l’85% del totale degli investimenti, mentre i finanziamenti privati ​​restano al di sotto del 10%. Inoltre, l’analisi di Greenpeace East Asia stima che, su 39 progetti non cogenerativi autorizzati tra il 2024 e il 2025, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico è la motivazione principale per oltre il 70% dei casi, mentre la flessibilità del sistema è la seconda motivazione.

Gao Yuhe ha commentato che la logica alla base della costruzione delle nuove centrali a carbone è sempre più incentrata sulla sicurezza dell’approvvigionamento energetico e sulla flessibilità del sistema. Ha però sottolineato che queste nuove centrali a carbone rischiano di diventare risorse inutilizzate in un sistema energetico in rapida decarbonizzazione. Per questo, le amministrazioni locali non devono fare affidamento sul carbone come mezzo predefinito per garantire la sicurezza energetica, ma dovrebbero riposizionarlo come risorsa di supporto flessibile, non come fornitore di carico di base.

Lo sviluppo delle energie rinnovabili nel periodo 2021-2025 ha visto una crescita importante. A settembre 2025 la capacità energetica installata in Cina ha raggiunto i 3.720 GW, con le energie rinnovabili che rappresentano il 59,1%. All’inizio del 2025, la capacità combinata di eolico e solare ha superato quella del carbone, segnando una svolta nella transizione del sistema energetico cinese. La costruzione di impianti solari ha superato ampiamente gli obiettivi del 14 esimo Piano Finanziario Annuale per la maggior parte delle province cinesi nel periodo 2021-2025. Grazie alla rapida espansione delle energie rinnovabili, il settore energetico cinese potrebbe raggiungere il picco delle emissioni di carbonio nel 2025. Tuttavia, la crescita della capacità di produzione di energia da carbone non si è arrestata e ciò costituisce un ostacolo alla decarbonizzazione.

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