Ecco le start-up premiate per la difesa dell’ambiente

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economia circolare
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Quattro start-up si sono distinte per le loro soluzioni innovative e sostenibili, ricevendo il Premio Innovazione di Legambiente, giunto alla sua diciannovesima edizione. L’evento, svoltosi il 26 novembre in collaborazione con EY Foundation, ha premiato le aziende che si sono distinte in diverse categorie, offrendo un contributo significativo alla tutela dell’ambiente e alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Per la categoria Mobilità urbana sostenibile, il riconoscimento è andato a Wayla, una start-up di Milano che ha introdotto il van-pooling urbano in Italia. Tramite un’app, gli utenti possono prenotare corse in minibus, prevalentemente elettrici, creando percorsi dinamici che raggruppano i passeggeri. Questa soluzione scalabile, che si propone come alternativa all’auto privata, in meno di un anno ha superato i 60mila utenti, consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 90%. Sempre dalla Lombardia, per la categoria Vivere Smart, ha vinto Tomato+ di Borgosatollo, in provincia di Brescia. L’azienda ha sviluppato serre idroponiche intelligenti per coltivare verdure biologiche a chilometro zero durante tutto l’anno. Queste serre, controllate da sistemi di intelligenza artificiale e basate su cialde compostabili, riducono fino al 90% il consumo d’acqua, eliminano l’uso di pesticidi e favoriscono modelli di economia circolare. Per la categoria Agricoltura e filiere agro-alimentari, il premio è stato assegnato ad Agrobit di Firenze, creatrice di iAgro. Si tratta di un’app di agricoltura di precisione che, grazie all’intelligenza artificiale e alla visione artificiale, trasforma lo smartphone in uno strumento di analisi delle colture arboree. L’app fornisce indicazioni per ottimizzare l’irrigazione, i trattamenti e la fertilizzazione, riducendo fino al 40% l’uso di acqua e agrofarmaci e migliorando la sostenibilità e la resilienza climatica. Infine, per la categoria Economia circolare, ha vinto Rifò, una start-up di Prato che, integrando anche progetti di inclusione sociale, rigenera fibre pregiate come lana, cashmere, denim e cotone da capi usati e produce filati e abiti a filiera corta. Questo processo riduce fino all’80% i consumi di acqua, energia e sostanze chimiche. Le quattro start-up premiate rappresentano un esempio concreto di come l’innovazione e la tecnologia possano essere messe al servizio dell’ambiente e della sostenibilità. Le loro soluzioni, che spaziano dalla mobilità urbana all’agricoltura di precisione, dall’economia circolare alla vivibilità, offrono un contributo importante per la costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente. Queste realtà imprenditoriali hanno dimostrato come sia possibile coniugare l’innovazione con la responsabilità ambientale, creando valore economico e sociale al tempo stesso. Il Premio Innovazione di Legambiente ha voluto dare visibilità a queste storie di successo, con l’obiettivo di ispirare altre realtà imprenditoriali a intraprendere un percorso verso la sostenibilità e l’innovazione. Le soluzioni proposte dalle start-up premiate offrono un contributo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività umane e alla promozione di uno sviluppo più sostenibile. L’impegno di queste aziende rappresenta un segnale positivo per il futuro del nostro pianeta e dimostra come l’innovazione possa essere un motore di cambiamento positivo. Le quattro start-up premiate rappresentano un modello da seguire per tutte le aziende che vogliono contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente.

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