Si è tenuta a Roma, presso la libreria Spazio Sette, la presentazione del libro “Clima Ingiusto. Il welfare per un patto eco-sociale”. L’incontro, con gli autori Giovanni Carrosio e Vittorio Cogliati Dezza, insieme a Fabrizio Barca, Rossella Muroni e Flavia Rizzuto, ha sviluppato un dialogo su come immaginare una transizione ecologica giusta e inclusiva. Il libro, edito da Donzelli Editore, affronta la crisi climatica non come un fenomeno isolato, ma come un nodo che intreccia ambiente, condizioni materiali, salute, relazioni e diritti. La riflessione parte da un dato: la crisi climatica non è neutra. Gli eventi meteorologici estremi, le ondate di calore, l’insicurezza energetica e l’aumento dei prezzi agricoli colpiscono chi ha meno risorse per difendersi. Le famiglie a basso reddito, le aree interne, le periferie urbane e i piccoli comuni sono più vulnerabili. Le politiche climatiche possono generare disuguaglianze se non sono ben ponderate. Agevolazioni fiscali e incentivi per la mobilità elettrica spesso favoriscono chi ha già capitale economico e culturale. Il libro invita a considerare chi beneficia, chi è escluso e chi sostiene i costi. La proposta è un welfare eco-sociale, che integra tutela ambientale e giustizia sociale. Non si tratta di aggiungere misure verdi al welfare tradizionale, ma di ripensare i sistemi di protezione sociale alla luce dei rischi climatici. Ciò implica affrontare la povertà energetica, rendere le abitazioni efficienti senza gravare sui più fragili, rafforzare il trasporto pubblico nelle aree meno servite, proteggere la salute nelle città colpite dalle ondate di calore e sostenere le filiere produttive locali nella riconversione verde. Benessere delle persone, integrità degli ecosistemi, ricchezza delle relazioni sociali, specificità dei luoghi e decarbonizzazione sono tutti aspetti della transizione. Questa è un passaggio culturale e sociale, che richiede politiche territoriali partecipate. Da qui nasce l’idea del “patto eco-sociale”, un impegno condiviso per evitare che la lotta al cambiamento climatico crei nuovi esclusi. Giovanni Carrosio, esperto di aree interne, ha raccontato come le comunità periferiche possono essere protagoniste di innovazione sociale e ambientale. Vittorio Cogliati Dezza, ha dedicato il suo impegno alla connessione tra cittadinanza attiva, tutela dell’ambiente e giustizia sociale. La pubblicazione di “Clima ingiusto” conferma l’attenzione di Donzelli Editore ai temi contemporanei. La casa editrice fa dialogare storia, economia, scienze sociali, politiche pubbliche e cultura civica, offrendo strumenti critici. La presentazione ha generato domande e visioni. Sono emersi temi come il ruolo del reddito energetico, la costruzione di comunità capaci di partecipare alla transizione, la trasparenza nelle politiche pubbliche e l’integrazione di saperi tecnici e sociali. Il clima non è più un settore come gli altri, ma la condizione entro cui si muoveranno le scelte collettive. Il libro di Carrosio e Cogliati Dezza indica una direzione chiara: non ci sarà un futuro verde senza equità, né giustizia sociale senza stabilità climatica. È un invito a ripensare la transizione come un processo comune, che tiene insieme diritti, ambiente e territori. Invita a immaginare un patto eco-sociale che restituisca fiducia alle comunità e costruisca un nuovo modo di abitare il pianeta. L’opera evidenzia come le decisioni politiche e le strategie di adattamento e mitigazione debbano considerare le disuguaglianze esistenti e prevenire la creazione di nuove forme di marginalizzazione. Si è sottolineata l’importanza di un approccio integrato che coinvolga diversi settori e livelli di governance, dalla dimensione locale a quella nazionale e internazionale. L’analisi presentata ha evidenziato la necessità di investire in infrastrutture resilienti, promuovere l’innovazione tecnologica e sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. La discussione ha posto l’accento sul ruolo cruciale dell’educazione e della sensibilizzazione per promuovere comportamenti sostenibili e favorire una maggiore consapevolezza dei rischi climatici. Si è evidenziato il valore della partecipazione pubblica e del coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali, al fine di garantire che le politiche climatiche siano efficaci, inclusive e socialmente accettabili. Il dibattito ha richiamato l’attenzione sulla necessità di rafforzare la cooperazione internazionale e di promuovere un approccio multilaterale alla lotta contro il cambiamento climatico. Si è sottolineato l’importanza di garantire un sostegno finanziario e tecnologico adeguato ai paesi in via di sviluppo, al fine di consentire loro di attuare strategie di adattamento e mitigazione efficaci. Il libro si propone come uno strumento utile per orientare le politiche pubbliche e per stimolare un dibattito pubblico più ampio e informato sulla questione del cambiamento climatico e delle sue implicazioni sociali ed economiche. L’obiettivo è quello di promuovere un modello di sviluppo più equo, sostenibile e resiliente, in grado di affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.






















