Sicilia: la settimana del suolo per città più sane

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Suolo urbano
Suolo urbano

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha celebrato la Giornata Mondiale del Suolo con il tema “Suoli sani per città sane”. L’obiettivo è stato quello di accendere i riflettori sull’importanza cruciale dei terreni all’interno dei contesti urbani, spesso trascurati e minacciati. La salute del suolo cittadino è infatti direttamente collegata alla qualità della vita e alla resilienza delle comunità che vi abitano.

L’urbanizzazione incontrollata rappresenta una delle sfide ambientali più significative del nostro tempo. Il fenomeno dell’impermeabilizzazione del suolo, causato dalla copertura con asfalto e cemento, impedisce all’acqua di filtrare, aumentando il rischio di allagamenti e riducendo la ricarica delle falde acquifere. Questo processo distrugge inoltre habitat naturali, diminuisce la biodiversità e contribuisce all’aumento delle temperature locali, creando le cosiddette “isole di calore”.

Per contrastare queste criticità, la FAO ha promosso pratiche virtuose che possono trasformare le aree metropolitane. L’agricoltura urbana, ad esempio, non solo fornisce cibo a chilometro zero, ma crea anche spazi verdi, favorisce la socialità e migliora la qualità dell’aria. Il compostaggio dei rifiuti organici permette di produrre fertilizzante naturale, arricchendo i terreni impoveriti e riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche.

Una pianificazione urbana sostenibile diventa quindi fondamentale. Questo approccio integra la gestione del suolo nelle strategie di sviluppo, prevedendo la creazione di parchi, giardini, tetti verdi e infrastrutture permeabili. L’obiettivo è quello di progettare città in cui lo sviluppo edilizio coesista con la tutela delle risorse naturali, garantendo un futuro più sicuro e salubre per tutti i cittadini.

In questo contesto si è inserita la “Settimana del Suolo in Sicilia”, un’iniziativa regionale che ha recepito e approfondito le tematiche globali. L’appuntamento siciliano si è concentrato sulle specificità del territorio, analizzando gli impatti del consumo di suolo sull’isola e promuovendo un dibattito su possibili soluzioni locali.

Per il terzo anno consecutivo, la manifestazione è stata dedicata alla memoria dello scienziato Bernardino Romano, scomparso l’1 settembre 2023. La sua figura è stata un punto di riferimento fondamentale nel campo degli studi ambientali e territoriali in Italia, e la dedica ha voluto sottolineare la continuità del suo impegno.

Bernardino Romano era professore ordinario di Pianificazione Territoriale e Tecnica Urbanistica presso l’Università dell’Aquila. Negli ultimi anni della sua carriera, aveva dedicato le sue ricerche allo studio rigoroso del consumo di suolo e dei fenomeni di dispersione urbana, fornendo dati e analisi essenziali per comprendere la portata del problema. Come membro della comunità scientifica del WWF, ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di proteggere questa risorsa non rinnovabile.

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