La provincia di Trento ha conquistato il primo posto nell’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, affermandosi come il territorio più vivibile d’Italia. Sul podio, a completare un vertice tutto alpino, si sono posizionate Bolzano e Udine, confermando la superiorità del Nord nel panorama nazionale.
L’analisi, che ha coinvolto 107 province, ha messo in luce l’importanza di indicatori specifici come “Ambiente e servizi”, un settore in cui il Friuli ha dimostrato un’eccellenza particolare. Udine, pur cedendo il primato generale ottenuto nel 2023, ha brillato in questa categoria, classificandosi tra le prime dieci a livello nazionale. La performance udinese è stata trainata da un notevole terzo posto per densità di impianti fotovoltaici, un dato che sottolinea l’impegno del territorio verso le energie rinnovabili e la sostenibilità.
Il successo del Nord non si è fermato al podio. L’intera top 10 è stata occupata da province settentrionali, premiando soprattutto i centri di medie dimensioni. Tra queste figurano Bergamo (quinta), Treviso, Padova e Parma. Bolzano ha consolidato la sua seconda posizione grazie a ottimi risultati in “Affari e lavoro” e a primati demografici, come il tasso di natalità che si attesta a 8,4 nuovi nati ogni 1000 abitanti, ben al di sopra della media italiana di 6.
Le grandi aree metropolitane hanno mostrato segnali di ripresa. Bologna e Milano si sono classificate rispettivamente al quarto e all’ottavo posto, guidando le classifiche per “Demografia, società e salute” la prima, e per “Ricchezza e consumi” e “Affari e lavoro” la seconda.
Roma ha registrato la risalita più significativa, guadagnando 13 posizioni e raggiungendo il 46esimo posto. Anche Genova ha migliorato, salendo di 11 gradini fino al 43esimo posto, e Torino ha guadagnato una posizione, arrivando 57esima.
Il Mezzogiorno, invece, continua a mostrare un ritardo strutturale. Cagliari è risultata la prima area metropolitana del Sud, salendo di cinque posizioni fino alla 39esima. Seguono a distanza Bari (67esima, in calo), Messina (91esima), Catania (96esima, in forte calo) e Palermo (97esima). La situazione più critica si è confermata a Napoli, 104esima, e soprattutto a Reggio Calabria, che per il secondo anno consecutivo ha occupato l’ultima posizione della classifica generale.



















