Fisco, boom per la rottamazione delle cartelle esattoriali

Presentate oltre 950mila richieste. Adesso l'Agenzia delle Entrate dovrà esaminarle

Agenzia delle Entrate: boom di richieste di 'rottamazione'
Foto LaPresse - Andrea Campanelli

ROMA (Leonardo Crocetta) – Sono oltre 950mila le richieste di rottamazione per le cartelle esattoriali presentate all’Agenzia delle entrate-riscossione. Un vero e proprio boom di adesioni quello avvenuto nei 202 giorni dall’apertura della ‘finestra’ per la presentazione delle ‘rottamazioni’, iniziato il 26 ottobre 2017 e terminato il 15 dello scorso maggio. Raggiunto il termine per la presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate analizzerà ora le istanze presentate per valutare quante e quali siano le cartelle esattoriali passabili di ‘rottamazione’.

Boom delle richieste telematiche

La maggioranza dei contribuenti, il 62% circa di chi ha presentato l’istanza di rottamazione, ha utilizzato la modalità telematica, sul sito dell’Agenzia o tramite posta elettronica certificata. Il 37% l’ha presentato presso gli sportelli e soltanto l’1% attraverso il tradizionale invio postale.

La ‘rottamazione’

La comunicazione delle avvenute rottamazioni arriverà entro il 30 giugno dell’anno in corso. L’elenco delle somme rottamate verrà inviato a chi ha presentato la domanda all’interno della ‘comunicazione delle somme dovute’. I pagamenti sono previsti in un massimo di 5 rate per i debiti da riscuotere dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Ognuna sarà pari al 20% del debito da estinguere. Massimo tre rate, invece, per quelli relativi al periodo dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2016. Le prime due pari al 40% dell’importo e l’ultima al 20%. Per le domande relative alle somme sorte dal 24 ottobre, quelle con rate scadute fino al 31 dicembre 2016 e le domande ‘respinte’ ci sarà una comunicazione entro il giugno 2018 per definire l’importo utile per regolarizzare i pagamenti.

La ‘definizione agevolata’

I contribuenti aderenti alla ‘definizione agevolata’ non dovranno corrispondere sanzioni o interessi. Entro il mese di settembre arriverà invece la comunicazione per la divisione in rate della somma da corrispondere. Che saranno al massimo tre: i termine dei pagamenti a ottobre e novembre 2018 e a febbraio del 2019. In caso di pagamenti tardivi, insufficienti o mancanti, come previsto per legge, l’istanza presentata diventa improcedibile.

 

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