Famiglia di Palmoli: nuova casa per riavere i figli

48
Scelta ecologica
Scelta ecologica

La “famiglia nel bosco” di Palmoli ha compiuto un passo decisivo per potersi riunire. I genitori, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, si sono trasferiti in una nuova abitazione, la “Casetta di Nonna Gemma”, offerta gratuitamente da un ristoratore locale sensibile alla loro vicenda.

I loro legali hanno contestualmente presentato ricorso contro il provvedimento del Tribunale per i minorenni dell’Aquila. La richiesta è di sospendere immediatamente l’ordinanza che ha disposto l’allontanamento dei tre figli, sostenendo che la nuova sistemazione garantisce condizioni di vita adeguate.

L’alloggio si trova a pochi chilometri dal precedente rudere di contrada Mondola. Si tratta di un casolare di 80 metri quadrati con camere, cucina attrezzata, bagno, veranda, terrazzi, un orto e connessione internet, elementi che mancavano nella precedente dimora.

I tre figli della coppia, due gemelli di 6 anni e un bambino di 8, erano stati trasferiti in una struttura protetta a Vasto lo scorso 20 novembre. La decisione del Tribunale era motivata da presunte negligenze genitoriali legate alle precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali della loro abitazione nel bosco.

Il ricorso degli avvocati punta a dimostrare che le cause che hanno portato all’allontanamento sono venute meno. La nuova casa, sicura e dotata di tutti i servizi, è l’elemento centrale su cui si basa la difesa per ottenere la revoca del provvedimento.

Un altro punto cruciale del caso riguarda l’istruzione parentale scelta dalla famiglia. I giudici hanno sottolineato l’importanza della socializzazione con i coetanei per lo sviluppo emotivo e cognitivo, un aspetto che, secondo il tribunale, sarebbe stato trascurato. I genitori, supportati da testimoni, hanno invece affermato che i bambini non erano isolati e partecipavano a diverse attività.

La vicenda ha innescato un’ondata di solidarietà nazionale, mobilitando cittadini e figure pubbliche. Sui social media, il dibattito si è acceso tra chi sostiene la libertà di una scelta di vita neo-rurale e chi critica le modalità con cui è stata perseguita, ritenendole un rischio per i minori.

Anche esperti come il climatologo Luca Mercalli sono intervenuti, evidenziando come la vita rurale debba integrarsi con la comunità per essere sostenibile. Il caso è diventato un simbolo del conflitto tra un ideale di ritorno alla natura e le normative a tutela dell’infanzia.

Il Tribunale per i minorenni ha fissato un incontro con la coppia e i legali per il 4 dicembre. La Corte d’appello dell’Aquila avrà invece sessanta giorni per pronunciarsi sul ricorso. Nel frattempo, la famiglia potrà risiedere nella nuova abitazione in attesa di una decisione.

Secondo la legge italiana, l’allontanamento dei minori è una misura revocabile nel momento in cui cessano le condizioni di rischio. La strategia della difesa è quindi quella di provare che la nuova situazione abitativa rende non più necessario il provvedimento del tribunale, aprendo la strada al ricongiungimento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome