Verona: la centrale di Borgo Trento riduce le emissioni

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Transizione energetica
Transizione energetica

È stato completato il rinnovamento della centrale di cogenerazione di Borgo Trento, a Verona, un progetto da 31 milioni di euro che migliora l’efficienza e la sostenibilità del teleriscaldamento cittadino. L’intervento ha sostituito il cuore dell’impianto, operativo dal 1994, con l’installazione di due moderni motori a combustione interna dotati di generatori.

Questa nuova tecnologia ha preso il posto del precedente ciclo combinato a turbina a gas e a vapore, garantendo prestazioni superiori in termini di efficienza energetica e affidabilità operativa. Il risultato più significativo riguarda l’impatto ambientale: le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera si ridurranno di quasi il 10%, passando da 81mila a 73mila tonnellate all’anno.

I lavori hanno permesso anche di dotare la struttura di quattro nuovi serbatoi di accumulo termico, ciascuno con una capacità di 200 metri cubi. Questi sistemi consentiranno una gestione più flessibile ed efficiente dell’energia termica recuperata dai processi di cogenerazione. L’ammodernamento ha inoltre esteso la capacità produttiva, permettendo di servire anche la rete di teleriscaldamento collegata alla centrale di Forte Procolo.

Un elemento distintivo dell’impianto veronese è la presenza del più grande sistema solare termico in Italia a servizio del teleriscaldamento. L’installazione, composta da 244 pannelli su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati, contribuisce a preriscaldare l’acqua di ritorno dalla rete cittadina, riducendo ulteriormente il ricorso a combustibili fossili.

Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim, ha sottolineato come l’intervento rientri nel Piano Industriale per una transizione energetica sostenibile. “Il revamping prepara il terreno alla sfida più grande del Progetto Geotermia, che intendiamo realizzare entro il 2030 per rilanciare il teleriscaldamento di Verona e Vicenza come modello di sviluppo”.

Secondo Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo, si tratta del primo passo di un progetto più ampio che punta a una drastica riduzione dell’uso di gas. “Il nostro obiettivo è abbattere di oltre il 40% l’utilizzo di gas e le relative emissioni di CO2, in un percorso che mira alla completa neutralità carbonica”.

La centrale serve i quartieri di Borgo Trento e Navigatori attraverso una rete di circa 88 chilometri di tubazioni, soddisfacendo il fabbisogno di energia elettrica di circa 34mila famiglie e fornendo calore per riscaldamento e acqua sanitaria.

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