FRANCAVILLA AL MARE (Marco Maffongelli) – Indagini in corso nel tentativo di dare un “perché” alla tragedia che si è consumata a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, nella giornata di domenica. Fausto Filippone, questo il nome dell’uomo che ha prima gettato la figlia Ludovica di 10 anni da un viadotto alto 12 metri e poi si è suicidato, non era malato. Gli inquirenti, infatti, almeno inizialmente avevano ipotizzato che l’uomo avesse perso la testa a causa di una notizia grave e che l’avesse sconvolto. Così si è ipotizzato la notizia di avere un male incurabile. O anche che avesse disturbi psichici. Niente di tutto ciò.
Aveva perso la madre di recente
L’unico evento che avrebbe potuto destabilizzarlo è stata la morte della madre. Filippone era particolarmente legato alla madre e la perdita avrebbe potuto creare nella mente dell’uomo quel disagio che ha portato, poi, alla tragedia. Questa l’ipotesi, anche se, dopo aver ascoltato alcuni familiari, gli inquirenti hanno concluso che l’uomo, nonostante il lutto subito, non avesse dato segnali, più o meno evidenti, di squilibrio o sofferenza tali da far ipotizzare quanto poi avvenuto.
Il foglietto lanciato da Filippone
Gli investigatori però stanno accertando eventuali ulteriori cause dell’azione messa in atto dall’uomo. Mentre si trovava sul viadotto, minacciando di lanciarsi nel vuoto, l’uomo ha gettato un foglietto che, poi, è stato recuperato dalle forze dell’ordine. Sul pezzo di carta diversi nomi, che sono al vaglio degli investigatori. Le persone i cui nomi sono stati scritti da Filippone sul foglietto saranno sentite. Si cerca di comprendere anche se abbiano, tra di loro, un legame. Un’indagine che, almeno per il momento, non appare semplice per gli investigatori. Filippone, prima di suicidarsi, ha gettato dal viadotto (un’altezza di circa dodici metri) la figlia di dieci anni. In precedenza, però, una donna era deceduta in ospedale dopo essere caduta dal balcone di casa (un’altezza di circa dieci metri). Solo successivamente si è scoperto che la donna deceduta a seguito delle ferite riportate era la moglie di Filippone. Non si esclude, quindi, che l’uomo possa aver anche spinto la moglie, provocandone la caduta dal balcone della loro abitazione al secondo piano.