Dopo diciotto anni di militanza, Chiara Campione, palermitana con laurea in Scienze Agrarie, è stata nominata nuova Direttrice Esecutiva di Greenpeace Italia. Succede a Giuseppe Onufrio, andato in pensione dopo oltre quindici anni alla guida dell’ufficio italiano. La sua carriera nell’organizzazione è iniziata come responsabile della campagna Foreste, per poi passare a ruoli di leadership internazionale.
Il suo percorso nell’attivismo ha radici profonde, nate in Sicilia. Ha ricordato le manifestazioni pacifiste a Comiso da bambina e le prime azioni da ragazza contro il deposito di scorie nucleari. “In Sicilia capisci presto che la terra è qualcosa che si difende con il corpo”, ha affermato. Nata in una famiglia di attivisti, Campione ritiene che l’impegno sia una scelta quotidiana contro l’ingiustizia, non un destino ereditato.
La visione per il futuro di Greenpeace Italia è chiara: un’organizzazione più efficace, aperta e radicale nel dire la verità per ottenere risultati tangibili. Le priorità includono il rafforzamento delle campagne contro i poteri fossili, con un’attenzione particolare a ENI, e la costruzione di alternative concrete come l’energia pulita. Tra gli obiettivi primari ci sono la tutela delle risorse idriche, la protezione del Mediterraneo e la transizione verso un modello agricolo sostenibile.
Secondo la nuova direttrice, l’Italia sta affrontando la transizione ecologica con una lentezza preoccupante. Ha criticato un esecutivo che “vede ancora i combustibili fossili come una strada, non come un problema”. In questo contesto, dove il dialogo con le istituzioni risulta limitato, Greenpeace continuerà a svolgere il suo lavoro portando dati, proponendo alternative e costruendo pressione pubblica per accelerare il cambiamento.
Le sfide ambientali italiane, come la crisi climatica, la siccità e l’inquinamento marino, sono strettamente collegate al contesto globale, con il Mediterraneo visto come una frontiera ecologica. La consapevolezza nel Paese è cresciuta, ma non è sufficiente. Per questo, l’obiettivo è coinvolgere un pubblico più vasto, raccontando storie legate alla vita quotidiana. Il suo messaggio finale è un appello alla partecipazione attiva: “Nessuno si salva da spettatore. Non serve essere perfetti; serve essere presenti. Scegliete un posto nella storia e occupatelo”.






















