Toscana, Barni e Ciuoffo all’inaugurazione di Bioenable

Milano, 22 mag. (LaPresse) –

Un’infrastruttura nata per fornire alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) toscane che operano in vari campi della chimica accesso a strumentazione e a competenze di eccellenza e supporto allo sviluppo della loro competitività internazionale.

Bioenable è il progetto nato, anche grazie al contributo della Regione nell’ambito della programmazione POR FESR 2014-2020, da un partenariato composto dal CERM (Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche) dell’Università degli Studi di Firenze, che ha assunto il ruolo di capofila, dall’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, dall’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dal Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena. Oggi a Sesto Fiorentino il taglio del nastro al quale sono intervenuti, tra gli altri, la vicepresidente Monica Barni e l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo.

“Il progetto – ha spiegato Monica Barni – ha permesso di realizzare una nuova infrastruttura di ricerca distribuita e competitiva a livello internazionale nell’ambito della progettazione e dello sviluppo di molecole biologicamente attive, di farmaci biologici, vaccini, materiali avanzati, biomateriali e sistemi bioingegneristici, in grado di fornire sevizi alle imprese in tali ambiti. Bioenable garantisce l’accesso a piattaforme ottimizzate per il trasferimento tecnologico in questi ambiti”.

“L’infrastruttura – ha aggiunto Ciuoffo – rappresenta un centro di riferimento scientifico e tecnologico per le MPMI operanti nel territorio, agendo come polo di attrazione, aggregazione e raccordo fra le imprese. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie all’utilizzo di risorse del POR FESR 2014-2020 finalizzate al sostegno delle infrastrutture di ricerca, considerate cruciali per i sistemi regionali, e il contributo regionale è stato di quasi 2,4 milioni di euro. Un’eccellenza unica in campo nazionale, siamo sicuri delle positive ricadute per lo sviluppo del tessuto produttivo del nostro territorio”.

Il bando aveva come obiettivo il potenziamento delle infrastrutture di rilevanza regionale per la ricerca industriale e applicata (laboratori di ricerca, laboratori di prove/analisi e dimostratori tecnologici) ed era rivolto agli Organismi di ricerca pubblici gestori di un’infrastruttura di ricerca organizzati in raggruppamento composto da minimo 4 soggetti. Per il progetto Bioenable l’investimento complessivo è stato di oltre 4,7 milioni di euro con un contributo regionale di quasi 2,4 milioni di euro. Le aziende possono contare su strumentazioni all’avanguardia che, per costo e difficoltà di gestione, non sono normalmente disponibili nei propri reparti di ricerca e sviluppo. Lo stesso vale per le competenze tecnico-scientitiche del personale altamente qualificato. Inoltre le MPMI possono entrare in contatto con ricercatori e aziende internazionali, promuovendo e stimolando collaborazioni ed una propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione.

 

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