Cellole (Caserta), spaccio ed estorsioni: cinque in carcere

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CELLOLE – Sgominata una banda di spacciatori che agiva nel Comune di Cellole. Vari gli episodi e le condotte criminali contestati a cinque giovani che sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere e sono stati rinchiusi nei penitenziari di Santa Maria Capua Vetere e Busto Arsizio. Ad eseguire i provvedimenti emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono stati i militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca, con il supporto di unità cinefile del Gruppo Guardia di Finanza di Aversa. I cinque giovani sono accusati a vario titolo, in concorso, dei reati di spaccio di sostanza stupefacenti, estorsione, rapina, lesioni e minacce: delitti consumati a Cellole
fra l’ottobre 2017 ed il febbraio 2018. L’attività d’indagine ha permesso di disarticolare un gruppo emergente nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Cellole. Gli indagati agivano con particolare spregiudicatezza nonostante la giovane età e in un breve arco temporale hanno affermato il controllo – anche con comportamenti violenti – di una “piazza di spaccio”. Sono state documentate le modalità con le quali i giovani avevano
assunto il controllo dell’attività di spaccio di stupefacenti con una “escalation” di violenza. Tra gli episodi  il 21 ottobre a Cellole i giovani hanno effettuato un vero e proprio “raid punitivo”, introducendosi di notte nell’abitazione di un “cliente” che si era impossessato di 30 grammi di stupefacente e picchiandolo e minacciandolo per recuperare i soldi della droga. In altre due occasioni a gennaio e febbraio scorso hanno aggredito due persone ritenute concorrenti nello spaccio di stupefacenti. Sempre a febbraio, nel corso dei festeggiamenti per il carnevale cellolese, per dimostrare pubblicamente il
loro ruolo sul territorio, hanno aggredito per futili motivi un operaio romeno, rapinandolo del portafogli e causandogli la frattura di un dito.

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