Calcio, Lega Serie A: ripresa l’assemblea sui diritti tv. Altra fumata nera

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Foto LaPresse - Spada

Milano, 22 mag. (LaPresse) – E’ ripresa da pochi minuti l’assemblea della Lega Serie A chiamata a decidere sulla prosecuzione o meno del contratto con MediaPro, l’intermediario spagnolo che si è aggiudicato i diritti tv del campionato per il triennio 2018/2021 per 1.50 miliardi di euro, ma che ieri non ha presentato la fideiussione prevista da 1.2 miliardi.

Quello dei diritti tv è l’unico punto all’ordine del giorno

Presente il commissario Giovanno Malagò, mentre le varie società stanno arrivando alla spicciolata presso la sede della Lega di via Rosellini, a Milano.

Nella giornata di ieri, nel corso di una assemblea fiume di oltre cinque ore, sono state votate due risoluzioni in contrasto fra loro: la prima, passata a larga maggioranza, che ha votato contro le ulteriori garanzie di circa 200 milioni proposte dal presidente di MediaPro Jaume Roures presente a Milano.

La seconda delibera, relativa alla risoluzione immediata del contratto con l’intermediario spagnolo, non è passata per un solo voto (quello del Chievo, ndr).

Alla discussione e alla votazione sui diritti tv non partecipano le tre società già retrocesse, pertanto la maggioranza qualificata per far passare la delibera è di 12 voti.

Ore 11,00 non passa risoluzione con MediaPro

Non c’è stata la tanto attesa fumata bianca in Lega sui diritti tv. Non è infatti passata la delibera per la risoluzione del contratto con MediaPro: 10 i voti a favore, 5 gli astenuti, Lazio e Chievo assenti. Servivano 12 voti. Una nuova assemblea dovrebbe essere convocata lunedì 28 maggio. Il commissario Giovanni Malagò e il presidente Gaetano Miccichè hanno lasciato da qualche minuto la sede della Lega Serie A, in via Rosellini, a Milano.

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