Amazon: come ridurre lo spreco degli imballaggi

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Spreco imballaggi
Spreco imballaggi

Il mercato delle compravendite online è dominato da colossi come Amazon, che solo in Italia ha gestito la spedizione di oltre 200 milioni di pacchi in un anno. Questa cifra, che rappresenta circa il 20% di tutte le spedizioni nazionali, si traduce in un’enorme quantità di materiali da imballo, spesso superflui, destinati a diventare rifiuti ingombranti.

Piuttosto che limitarsi a criticare la posizione dominante del gigante dell’e-commerce, ogni consumatore ha la possibilità di adottare comportamenti virtuosi per contrastare questa valanga di cartone, carta e plastica. Sono gesti semplici ma efficaci per promuovere un consumo più sostenibile.

Una delle prime opzioni a disposizione è “Spedisci in imballaggio del produttore”. Questa scelta, disponibile per un’ampia gamma di articoli, permette di ricevere il prodotto nella sua confezione originale, senza l’aggiunta della scatola Amazon. L’azienda stessa ha promosso questa alternativa attraverso il programma “Frustration-Free Packaging”. L’opzione è particolarmente indicata per libri, DVD, videogiochi e altri oggetti piccoli e non fragili.

Un’altra strategia consiste nell’utilizzare i punti di ritiro Amazon. Sebbene la consegna a domicilio sia comoda, può rivelarsi problematica in assenza di un portiere o di qualcuno che possa ricevere il pacco. Recarsi presso un luogo fisico convenzionato per ritirare, restituire o spedire un ordine non solo risolve questo problema, ma contribuisce a una sensibile riduzione degli involucri, poiché le consegne in questi punti sono spesso raggruppate.

Per chi effettua acquisti frequenti sulla piattaforma, è fondamentale sfruttare la funzione che consente di raggruppare più ordini in un’unica consegna. Utilizzando l’opzione per spedire più prodotti insieme, si ridurrà notevolmente il numero di pacchetti e, di conseguenza, la quantità di materiale utilizzato. È una scelta logica per chi è diventato un utente abituale.

È anche importante far sentire la propria voce. Amazon punta a migliorare costantemente il rapporto con i clienti e per questo ha messo a disposizione strumenti di feedback. Utilizzando la funzione “Problema con l’ordine” si potrà segnalare l’uso eccessivo di materiale da confezionamento. Più utenti forniranno questo tipo di riscontro, maggiori saranno le possibilità che l’azienda adotti politiche più attente.

Infine, la scelta più radicale ma anche la più efficace per un reale cambiamento è quella di non acquistare tutto tramite la piattaforma. Riscoprire il valore e la funzione dei negozi di vicinato, che il commercio online sta mettendo a dura prova, non è solo un atto di sostegno all’economia locale, ma la decisione più concreta per ridurre alla fonte la produzione di scarti da spedizione.

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