Italia: nasce l’intimo riciclato da fibre miste

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Riciclo tessile
Riciclo tessile

Il settore della moda circolare ha compiuto un passo avanti decisivo, entrando in una nuova dimensione. Radici InNova, la divisione di ricerca e innovazione di RadiciGroup, ha messo a punto un processo inedito per il recupero di materiali da rifiuti tessili complessi, come quelli composti da più filati, aprendo rivoluzionari scenari di sviluppo per l’industria.

La nuova metodologia si basa su una tecnologia di dissoluzione selettiva, studiata per la prima volta in questo ambito. Questa tecnica consente di trattare indumenti a fine vita, quali costumi da bagno e collant, e di isolare chimicamente le singole componenti. Nello specifico, il processo permette di recuperare il nylon (poliammide) e la fibra elastan, rendendole nuovamente disponibili per la filatura e la successiva produzione.

Il successo del progetto è stato possibile grazie alla collaborazione strategica con due colossi del settore: The Lycra Company, leader mondiale nelle fibre elastiche, e Triumph, storico marchio di lingerie. Questa partnership ha permesso di validare l’intero ciclo, dalla materia prima seconda fino al prodotto finito, dimostrando la fattibilità tecnica dell’innovazione.

Il percorso di ricerca ha avuto inizio quattro anni fa. Dopo la messa a punto iniziale in laboratorio, i successivi test hanno permesso di recuperare i primi campioni di fibra Lycra da tessuti contenenti più materiali. Per dimostrare la fattibilità su scala reale, Triumph ha messo a disposizione il proprio surplus di produzione: un tessuto contenente il 16% di fibra Lycra.

Da questo materiale di scarto, Radici InNova è riuscita a recuperare con successo sia l’elastan sia il nylon. La fibra Lycra recuperata è stata quindi inviata a The Lycra Company, che l’ha rifilata e ha confermato il mantenimento delle sue prestazioni di elasticità e recupero della forma. Parallelamente, RadiciGroup ha lavorato il nylon ricavato, trasformandolo in un nuovo filato denominato Renycle.

Con questi due filati interamente provenienti da recupero, è stato prodotto un tessuto nero di 60 metri. Triumph ha infine utilizzato questo esclusivo materiale per realizzare un coordinato intimo, composto da reggiseno e slip. L’operazione ha dimostrato in modo tangibile la possibilità di chiudere il cerchio (close loop): da scarto tessile a nuovo capo, senza compromessi su qualità e performance.

Il risultato raggiunto è attualmente un prototipo (concept garment), un dimostratore tecnologico che pone le basi per una futura industrializzazione. Il prossimo passo sarà concentrarsi sulla creazione di una capsule collection. Parallelamente, si lavorerà su soluzioni avanzate per garantire l’identificazione del prodotto e la sua tracciabilità, sviluppando sistemi di circolarità che permettano ai capi di essere riciclati nel modo più appropriato a fine vita.

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