Scuola estiva compensa la CO₂ dei suoi 65 studenti

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Il Natale ha portato un regalo insolito e significativo per i 65 allievi della Summer School 2024 dedicata alla Valutazione di Impatto Ambientale. L’istituto ha infatti deciso di compensare ben 65 tonnellate di anidride carbonica, una quantità calcolata per equivalere alle emissioni complessive generate dalla partecipazione di ogni singolo studente al corso formativo.

Nel dettaglio, a ciascuno dei futuri professionisti del settore ambientale è stata simbolicamente donata la neutralizzazione di una tonnellata di CO₂. Questa cifra copre l’impronta di carbonio derivante dalle attività logistiche e organizzative, come gli spostamenti dei partecipanti per raggiungere la sede della scuola e i consumi energetici delle strutture che li hanno ospitati. L’iniziativa ha voluto così tradurre in pratica i principi di sostenibilità insegnati in aula.

Compensare le emissioni è un’azione concreta che consiste nel finanziare progetti in grado di ridurre o assorbire dall’atmosfera una quantità equivalente di gas serra. Questi interventi virtuosi possono includere la piantumazione di nuove foreste, lo sviluppo di impianti a energia rinnovabile in sostituzione di combustibili fossili, o l’implementazione di tecnologie per l’efficienza energetica. In questo modo, l’impatto climatico negativo di un’attività viene bilanciato da un’azione positiva di pari entità.

La scelta di questo “regalo verde” non è stata casuale, ma rappresenta un potente messaggio di coerenza. Per un istituto che forma i futuri esperti di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), agire in prima persona in modo responsabile è fondamentale. La V.I.A. è infatti la procedura che analizza in via preventiva gli effetti sull’ambiente di determinati progetti, pubblici o privati, con l’obiettivo di garantire che lo sviluppo socio-economico avvenga sempre nel pieno rispetto degli equilibri ecologici.

Il gesto della Summer School assume quindi un duplice valore educativo. Da un lato, ha reso tangibile e quantificabile per gli stessi studenti l’impatto ambientale che anche le attività formative possono generare. Dall’altro, ha dimostrato un impegno misurabile, e non solo dichiarato, verso la transizione ecologica, offrendo un modello di comportamento che i giovani professionisti potranno portare come esempio nella loro futura carriera.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto globale in cui la responsabilità individuale e collettiva è diventata cruciale per affrontare la crisi climatica. Azioni come questa, sebbene circoscritte, sono fondamentali per sensibilizzare l’opinione pubblica e per promuovere una cultura della sostenibilità che non si fermi alle parole, ma si traduca in fatti concreti, misurabili e replicabili.

In conclusione, la compensazione delle emissioni per i 65 allievi non è stata un semplice dono natalizio, ma un vero e proprio investimento nel loro percorso formativo. Ha rappresentato una lezione pratica di responsabilità ambientale, dimostrando che la sostenibilità è un cammino fatto di scelte consapevoli, a partire dalle aule universitarie fino alle grandi decisioni strategiche che modelleranno il nostro domani. Un segnale di coerenza che alimenta la speranza per un futuro in cui la tutela del pianeta sarà un pilastro centrale di ogni professione.

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