Parco Aspromonte: un progetto pianta 50mila alberi

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dissesto idrogeologico
dissesto idrogeologico

Si è conclusa con successo la prima fase del ‘Progetto Aspromonte Verde 2030’, un intervento di riforestazione strategica che ha portato alla messa a dimora di 50.000 nuovi alberi all’interno del Parco Nazionale calabrese. L’iniziativa, attesa da tempo, rappresenta una risposta concreta ai danni ambientali subiti dalla regione negli ultimi decenni.

L’area interessata, duramente colpita da vasti incendi boschivi e dal progressivo spopolamento delle zone montane, presentava un elevato rischio idrogeologico e una significativa frammentazione degli habitat naturali. L’abbandono delle pratiche agricole tradizionali aveva infatti accelerato i fenomeni erosivi, rendendo urgenti azioni mirate al consolidamento dei versanti.

L’operazione, coordinata dall’Ente Parco in stretta collaborazione con associazioni ambientaliste e decine di volontari, ha seguito un rigoroso protocollo scientifico. La scelta delle specie da impiantare non è stata casuale: sono state selezionate esclusivamente essenze autoctone e resilienti, capaci di adattarsi alle specifiche condizioni pedoclimatiche. Tra queste figurano il faggio nelle quote più elevate, il leccio nelle zone più aride ed esposte, e il pino larico, specie simbolo della Calabria, per ricolonizzare le pendici più impervie.

I benefici attesi vanno ben oltre la semplice ricostituzione del patrimonio boschivo. I nuovi boschi svolgeranno una funzione cruciale nell’assorbimento di anidride carbonica, contribuendo così agli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici. Agiranno inoltre come spugne naturali, regolando il deflusso delle acque piovane e riducendo drasticamente il rischio di frane e allagamenti a valle. La creazione di nuovi corridoi ecologici favorirà inoltre il movimento della fauna selvatica locale, come lo scoiattolo nero meridionale e l’aquila reale.

Il lavoro, tuttavia, non si ferma qui. Un team di agronomi e tecnici forestali monitorerà costantemente l’attecchimento dei giovani arbusti per i prossimi cinque anni, garantendo la loro sopravvivenza con irrigazioni di soccorso e cure mirate. È già stata finanziata una seconda fase del progetto, che prenderà il via nel prossimo autunno e vedrà l’impianto di ulteriori 70.000 alberi nelle aree limitrofe al Parco, creando una vera e propria cintura verde.

«Non stiamo solo piantando alberi, stiamo ricostruendo un’eredità per il futuro», ha dichiarato la direttrice del Parco, Dott.ssa Elena Ricci. «Il nostro obiettivo è restituire alle prossime generazioni un Aspromonte più sano, forte e ricco di vita. Ogni singola pianta rappresenta un piccolo ma fondamentale investimento per la stabilità del nostro territorio e per la salute del pianeta».

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