MILANO (LaPresse) – Quattro conduttrici e quattro caratteri diversi. Quattro amiche del mattino dell’estate per intrattenere, commentare l’attualità. Portare il telespettatore per mano nel mondo di oggi con una prospettiva, una sensibilità e un gusto squisitamente femminili.
Un’idea apparentemente semplice che nasce e si sviluppa intorno ad un tavolo
Un intimo caffè tra amiche. Un luogo certamente per chiacchierare, conoscersi, raccontare e farsi delle confidenze. Un Talk dallo stile anglosassone, ma con un carattere e un calore decisamente italiano. Ogni intervista avrà 4 sfaccettature, 4 anime, 4 punti di vista. Un unico set intimo e curato come quello di una casa. Ovviamente accogliente e con un tocco decisamente rosa e garbatamente provocatorio. Quattro professioniste affiatate e complici, ma al tempo stesso pronte al confronto e, se servisse, anche al garbato scontro. ‘Quelle brave ragazze’ nello studio incontreranno tanti ospiti protagonisti di storie umane. Intervisteranno e conosceranno sicuramente personaggi dello spettacolo, della cultura e dell’attualità.
Benjamin Malaussène, il ‘capro espiatorio’ nato dalla penna di Daniel Pennac, divenuto personaggio di culto per i lettori di tutta Europa, prende vita nell’interpretazione di Claudio Bisio in ‘Monsieur Malaussène’
In onda stasera sabato 2 giugno alle 21.15 su Rai5. Lo spettacolo è un monologo sulla paternità tratto da ‘Ultime notizie dalla famiglia’. Romanzo del Ciclo di Malaussène ideato dallo scrittore parigino Daniel Pennac. Il monologo, così come la serie di libri, vede protagonista il signor Benjamin Malaussène. Di professione capro espiatorio, vittima di fantasmagoriche e paradossali avventure. Stipendiato da un grande magazzino per addossarsi le colpe dei reclami dei clienti. Al suo fianco e attraverso le sue parole agiscono stravaganti personaggi che formano la sua strampalata famiglia. I fratellini Il Piccolo ed È Un Angelo. La sorella Thérèse, la fidanzata Julie, il cane Julius. Lo spettacolo è andato in scena per la prima volta nel 1997 ed è stato registrato dalla Rai presso il Teatro Gustavo Modena di Genova nel 2001.