Costo elettricità: Italia più cara di Francia e Spagna

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Costo energia
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I dati di dicembre sul mercato dell’elettricità hanno confermato una tendenza al rialzo per il prezzo all’ingrosso in Italia, accentuando il divario con le altre principali economie europee. Secondo le statistiche del Gestore dei Mercati Energetici (GME), il Prezzo Unico Nazionale (PUN) ha raggiunto una media di 118 euro per megawattora (MWh) fino al 23 dicembre.

Questo valore segna un leggero incremento rispetto ai 117 euro/MWh registrati a novembre, proseguendo una crescita costante iniziata ad agosto, quando l’indice si era fermato a 109 euro/MWh. Sebbene i livelli attuali siano lontani dai picchi di inizio anno, quando a febbraio la media mensile aveva toccato i 150 euro/MWh, la ripresa rispetto ai valori più bassi della primavera-estate è evidente.

L’analisi mensile del GME per novembre aveva già evidenziato un aumento di 6,04 euro/MWh rispetto a ottobre. Questo rialzo si è verificato in sintonia con le quotazioni delle altre principali borse elettriche europee, che hanno visto incrementi variabili tra i 2 e i 17 euro/MWh.

La crescita del prezzo italiano è avvenuta in un contesto particolare. Nonostante i principali indicatori del costo del gas si siano mantenuti stabili sui minimi da maggio 2023, il rincaro in Italia è stato spinto da un aumento della domanda di energia e, contemporaneamente, da una diminuzione della produzione da fonti rinnovabili. A compensare parzialmente è stato un incremento del saldo import-export con l’estero.

Il confronto con gli altri Paesi europei a novembre ha messo in luce la peculiarità della situazione italiana. La Spagna è stata l’unica nazione a registrare un calo significativo del prezzo, passato da 76 a 59 euro/MWh. Al contrario, la Germania è salita da 84 a 102 euro/MWh e la Francia da 57 a 59 euro/MWh.

Nonostante questi aumenti, i prezzi tedeschi e francesi sono rimasti notevolmente inferiori a quelli italiani. Anche la regione scandinava ha visto un aumento, passando da 39 a 60 euro/MWh.

L’impatto di questi costi sul sistema produttivo è stato sottolineato dal Centro Studi di Confindustria. Nella sua nota “Congiuntura Flash” del 22 dicembre, ha rilevato che, sebbene il prezzo del gas stia scendendo a 27 euro/MWh, rimane ancora il doppio rispetto ai valori precedenti al 2022.

Di conseguenza, mentre l’inflazione generale al consumo in Italia si è moderata, il costo dell’elettricità per le imprese resta eccezionalmente alto. Con un valore di 0,28 euro per kilowattora (KWh), le aziende italiane pagano molto di più rispetto alle concorrenti in Francia (0,18 euro/KWh) e in Spagna (0,17 euro/KWh), subendo un grave svantaggio competitivo.

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