Milano, 5 giu. (LaPresse) – Corona mano nella mano con Silvia Provvedi: è una storia turbolenta. Fabrizio Corona questa mattina è arrivato in Tribunale a Milano, dove deve affrontare il processo d’appello per i 2,6 milioni trovati nel controsoffitto della casa della sua collaboratrice Francesca Persi e in due cassette di sicurezza in Austria. Mano nella mano con la compagna Silvia Provvedi.
Nei giorni scorsi Corona aveva litigato proprio con la Provvedi
Con la cantante, che con la sorella ha dato vita al duo ‘Le Donatella’, aveva litigato per una sua uscita con la ex Belen Rodriguez, vicino alla quale era stato ‘paparazzato’. Proprio quegli scatti, pubblicati su un giornale di gossip, avevano provocato un allontanamento. “È una storia turbolenta ma che ci lega tanto – ha spiegato oggi la Provvedi -. Anche quando litighiamo, siamo mano nella mano. Quello che dovevo dirgli gliel’ho detto”. L’ex fotografo dei vip “parla troppo, spero che non parli troppo”, ha spiegato ancora la ragazza ai giornalisti.
Dal 15 maggio Corona è tornato al lavoro
Dal 15 maggio scorso, Corona ha potuto tornare a svolgere la propria attività lavorativa nell’ambito dell’affidamento terapeutico a cui è sottoposto e, dato che “l’elemento pubblicitario e mediatico è una componente essenziale della” sua “peculiare attività”, come ha scritto il giudice della Sorveglianza, anche ad “utilizzare i social network” e a rilasciare interviste. “Sono super convinto di avere ragione – ha sottolineato Corona prima di entrare in aula – vinceremo anche questa battaglia, la Procura ha presentato un appello vergognoso, assurdo, con bugie anche querelabili. Il mio percorso fuori dal carcere è stato perfetto”.