Caraibi: quasi dimezzate le barriere coralline

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Coralli caraibici
Coralli caraibici

Un recente studio del Global Coral Reef Monitoring Network ha rivelato un dato allarmante: dal 1980, le barriere coralline del mondo sono diminuite del 48 per cento. Si tratta di una superficie quasi dimezzata, un disastro ambientale le cui cause sono state analizzate nel dettaglio dai ricercatori.

La causa principale è stata individuata nell’aumento intenso e frequente delle ondate di caldo marine, a loro volta diretta conseguenza della crisi climatica globale. Le perdite più consistenti si sono infatti concentrate tra il 2023 e il 2024, l’anno più caldo mai registrato, quando le temperature delle acque nei Caraibi hanno raggiunto livelli record e senza precedenti.

Oltre alla drastica riduzione della superficie, le formazioni coralline caraibiche sono diventate morfologicamente più piatte rispetto agli anni Ottanta. Questo appiattimento strutturale ha compromesso gravemente sia la loro capacità di proteggere le coste dalle mareggiate, sia la loro funzione fondamentale di habitat naturale per innumerevoli specie ittiche.

Tuttavia, il cambiamento climatico non è l’unico fattore responsabile. Anche l’inquinamento ha avuto un impatto significativo. I rifiuti legati al turismo, come i residui di creme solari, e gli scarichi agricoli e industriali, come i fertilizzanti, hanno contribuito ad acidificare le acque, corrodendo ulteriormente le delicate strutture dei coralli.

I rifiuti di plastica si sono rivelati tra i più devastanti. Questi materiali possono soffocare fisicamente i polipi corallini o avvelenarli, introducendo infezioni batteriche che ne causano la morte e la decomposizione.

La pesca eccessiva rappresenta un’altra grave minaccia. Nei mari caraibici, le pratiche di pesca intensiva e non regolamentata hanno contribuito alla distruzione fisica dei coralli e hanno alterato profondamente gli equilibri degli ecosistemi marini, indebolendone la capacità di ripresa.

Infine, la diffusione di specifiche malattie ha aggravato la situazione. Queste patologie, spesso innescate dallo stress ambientale indotto dall’inquinamento, sono diventate epidemiche. Nei Caraibi, la più letale è la “malattia della banda bianca” (White Band Disease).

Questa malattia è provocata da batteri patogeni che proliferano in condizioni di stress ambientale. È facilmente riconoscibile perché sui coralli compaiono bande bianche, segno della morte graduale ma inarrestabile dei tessuti. L’infezione si diffonde in senso ascensionale, partendo dalla base dei coralli fino a raggiungerne l’apice, portando alla morte l’intera colonia.

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