Il Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, con la sua detrazione al 75%, non sarà rinnovato per il 2026. La sua scadenza è stata fissata in modo definitivo al 31 dicembre 2025. Per chiarire i dubbi dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua guida fiscale, illustrando le opzioni che rimarranno disponibili.
Introdotto nel 2022, l’incentivo ha permesso di detrarre il 75% delle spese sostenute, ripartendo l’importo in cinque quote annuali di pari valore. I massimali di spesa sono stati definiti in base alla tipologia di edificio: 50.000 euro per le unità unifamiliari, 40.000 euro moltiplicati per il numero di appartamenti per edifici da due a otto unità, e 30.000 euro per i condomini con più di otto unità.
L’agevolazione è stata applicabile solo a interventi su edifici esistenti, destinati a rimuovere ostacoli come scale, o a installare rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Per usufruirne, è sempre stata necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato. Inoltre, non sono più consentite opzioni come la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Una volta terminato il Bonus 75%, la principale alternativa sarà il Bonus Ristrutturazione. Questa misura, disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir, è stata prorogata e permette di agevolare anche i lavori finalizzati a migliorare l’accessibilità degli immobili.
Il Bonus Ristrutturazione consente una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Tra gli interventi ammessi rientrano esplicitamente quelli per l’eliminazione delle barriere architettoniche, come l’installazione di ascensori e montacarichi, e la realizzazione di strumenti tecnologici e robotici che favoriscono la mobilità di persone con disabilità. L’agevolazione si applica sia a singole unità immobiliari residenziali sia alle parti comuni dei condomini.
Un’ulteriore possibilità è rappresentata da una detrazione Irpef del 19%. Questo sconto fiscale è calcolato sull’intero importo di spese specifiche, come la costruzione di rampe o l’adattamento di un ascensore per l’uso con carrozzella.
È fondamentale prestare attenzione alla regola di cumulabilità: la detrazione del 19% è applicabile solo sulla parte di spesa che eccede quella già coperta da altre agevolazioni, come il Bonus Ristrutturazione. Pertanto, i contribuenti dovranno valutare attentamente quale strumento fiscale si adatti meglio alle proprie esigenze per migliorare l’accessibilità della propria abitazione.























