Pillola pressione: assumerla la sera riduce i rischi

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Pressione alta
Pressione alta

Qual è il momento migliore della giornata per assumere la pastiglia per la pressione, per massimizzarne gli effetti? Fino a poco tempo fa, la comunità scientifica riteneva che l’orario di assunzione fosse indifferente. I rischi di ictus o infarto non sembravano variare se il farmaco veniva preso al mattino o alla sera.

Una recente ricerca pubblicata sulla rivista JAMA Network Open ha però ribaltato questa convinzione. Scienziati cinesi hanno condotto uno studio su 720 pazienti ipertesi, dividendoli in due gruppi: il primo assumeva il medicinale al mattino, il secondo prima di andare a dormire. I risultati hanno rivelato una differenza sostanziale: la somministrazione serale ha dimostrato una capacità decisamente maggiore nel ridurre il rischio di ictus e altre gravi malattie cardiovascolari.

La ragione di questa maggiore efficacia è legata alla cronobiologia del nostro corpo. La protezione contro i picchi pressori è più critica nelle prime ore del mattino, indicativamente tra le quattro e l’ora del risveglio. Se si assume la pastiglia alle 8 o alle 9 del mattino, il suo effetto protettivo sarà quasi svanito dodici ore prima, proprio nel momento di maggior bisogno.

Controllare l’ipertensione è fondamentale. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia ne soffre quasi un uomo su due (49%) e il 39% delle donne tra i 35 e i 74 anni. L’alta pressione è uno dei principali fattori di rischio per eventi fatali, poiché danneggia le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche e coaguli. I farmaci antipertensivi agiscono per ridurre questo carico sul cuore e proteggere gli organi vitali.

Il nuovo studio ha messo in luce l’importanza del cosiddetto “dipping notturno”. Nelle persone sane, la pressione arteriosa diminuisce naturalmente durante il sonno. In molti ipertesi, questo calo non si verifica, portando a picchi pressori pericolosi proprio all’alba. Questo è il momento della giornata in cui, statisticamente, si registra la maggior incidenza di infarti e ictus. Altre ricerche, pubblicate in passato sulla rivista Hypertension, avevano già suggerito questa correlazione, ma le nuove evidenze cinesi rafforzano la validità di questa strategia.

Assumere il farmaco la sera garantisce quindi una copertura ottimale durante la fase di sonno e nelle ore critiche del risveglio. Tuttavia, è imperativo non modificare autonomamente la terapia. Qualsiasi cambiamento nel regime di assunzione deve essere discusso e approvato dal proprio medico o cardiologo, che valuterà la situazione specifica del paziente. Per molte persone, però, questo semplice gesto potrebbe trasformarsi in una potente strategia di prevenzione per una vita più lunga e sana.

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