Autismo: a Perugia una casa progettata dai residenti

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Design partecipato
Design partecipato

È stato avviato a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, un progetto residenziale che ridefinisce il concetto di abitare per giovani adulti con autismo. L’iniziativa, denominata “Dopodinoi”, non si è limitata a offrire un alloggio, ma ha coinvolto attivamente i futuri abitanti nella progettazione dei loro spazi vitali.

L’aspetto più rivoluzionario di questa esperienza, unica nel panorama italiano, risiede proprio nel processo di co-progettazione. I residenti, di età compresa tra i 18 e i 45 anni, non sono stati semplici destinatari di un servizio, ma protagonisti nella definizione funzionale ed estetica delle loro stanze e delle aree comuni. Questo approccio ha riconosciuto le specifiche esigenze sensoriali e di routine delle persone con disturbi dello spettro autistico, trasformando la casa in un ambiente su misura che favorisce benessere e autonomia.

Le storie personali dei residenti testimoniano il successo di questa metodologia. Ci sono Giovanni e Michele, grandi appassionati di pallacanestro, che hanno potuto vedere installato un canestro nella loro camera per non rinunciare allo sport preferito. Emanuele, un forte lettore, ha contribuito a disegnare il proprio angolo personale con una comoda poltrona e una capiente libreria, creando un rifugio perfetto per la sua passione. La stanza di Mario, invece, riflette il suo amore per il colore rosso, utilizzato per dipingere i mobili secondo un suo preciso desiderio, rendendo lo spazio intimo e familiare.

Ogni scelta, dal colore di una parete alla disposizione di un mobile, è diventata un atto di autodeterminazione. Questa partecipazione attiva ha permesso ai giovani adulti di esercitare un controllo diretto sul proprio ambiente, un passo fondamentale nel percorso verso una maggiore indipendenza e qualità della vita, in piena sintonia con la filosofia della legge sul “Dopo di noi”.

L’iniziativa è nata dalla visione della Fondazione Santa Rita da Cascia ETS, che ha promosso e sostenuto il progetto. La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione di partner strategici: la sezione umbra dell’Associazione Nazionale Genitori di persone con Autismo (ANGSA) ha fornito il contributo operativo e l’insostituibile competenza specialistica. Il Politecnico di Torino ha invece offerto una consulenza scientifica di alto profilo, garantendo che i principi del design inclusivo e dell’architettura per il benessere fossero applicati con rigore e innovazione.

In un Paese come l’Italia, dove si stima vivano circa 600.000 persone con autismo, soluzioni abitative di questo tipo rappresentano una risposta concreta a un’esigenza diffusa. Il progetto di Bastia Umbra si pone come un modello virtuoso, un esempio pratico di come i principi della Legge 112/2016 sul “Dopo di noi” possano tradursi in percorsi sostenibili e centrati sulla persona. L’esperienza umbra ha dimostrato che è possibile costruire futuri di autonomia e dignità, e potrà diventare un punto di riferimento da replicare in altre regioni italiane.

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