Roma, 7 giu. (LaPresse) – Un importante stabilimento industriale di Guidonia (Roma), addetto allo stoccaggio e trattamento di rifiuti, è stato sequestrato per operazioni illegali legate alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non. Le indagini, della polizia locale di Roma Capitale e del Distaccamento di Tivoli, hanno avuto origine due anni fa dall’attività di controllo finalizzata al contrasto del traffico dei rifiuti metallici gestito da alcune comunità Rom stanziate in diversi campi nomadi della capitale e della città di Guidonia. Nel marzo 2016 gli agenti hanno intercettato e poi sequestrato un autocarro utilizzato per il trasporto non autorizzato di rifiuti metallici. Da lì sono partite le verifiche che hanno portato all’individuazione del vasto impianto di destinazione dei rifiuti, di circa 17.000 metri quadrati, sito in Guidonia.
Il fatto
Di fatto lo stabilimento operava come un vero e proprio “collettore” di stock di rifiuti di vario genere. Trasportati e conferiti illegalmente, sia da cittadini italiani, sia da appartenenti alle comunità Rom. I gestori eludevano tutte le normative ambientali e raccoglievano illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti ferrosi pronti per essere rivenduti, senza alcun costo di gestione. Il provvedimento di sequestro emesso dal gip del Tribunale di Roma ha permesso di porre fine al traffico di rifiuti. Di fatto garantendo, attraverso la nomina di un amministratore giudiziario, la prosecuzione delle attività industriali all’interno dello stabilimento.Oltreché la salvaguardia dei numerosi posti di lavoro dei dipendenti.
