Milano (LaPresse) – Pino Daniele si riprende lo stadio San Paolo di Napoli. O meglio, lo riprendono per lui i suoi amici di sempre. Perché ‘Pino è’ è stato questo, un concerto tributo tra amici. A quasi tre anni e mezzo dalla morte del grande cantautore napoletano, oltre quaranta colleghi e compagni di una lunga vita artistica hanno risposto all’unisono alla chiamata e sono accorsi nel capoluogo campano per ricordare la sua carriera e la sua anima. E non solo loro: in 45mila sono arrivati al San Paolo per partecipare alla serata, oltre a tutti coloro che l’hanno seguita in diretta su Rai1 e sui più importanti network radiofonici, per una volta tutti eccezionalmente uniti nel ricordo di Pino. La sua, è un’assenza che pesa, ingombrante. E’ quasi impossibile cantare Pino Daniele, se non sei Pino Daniele. Ma l’affetto di amici e colleghi colma, anche se solo in parte, quel vuoto.
Un cast di artisti di indiscusso livello per il tributo
Ad emozionare in avvio di serata, una virtuale apertura live di Daniele con ‘Yes I know my way’, proiettato sui maxi schermi, proprio come se fosse lì, insieme ai suoi concittadini. Poi, un susseguirsi di ricordi, canzoni e artisti. Da Eros Ramazzotti e Jovanotti, con lui in tour nel 1994, a Biagio Antonacci, passando per Alessandra Amoroso, Emma, Giuliano Sangiorgi, Claudio Baglioni, Giorgia, J-Ax, Ornella Vanoni, Gianna Nannini e Paola Turci. Tutti a ricordarlo con alcuni dei suoi brani più celebri. Una scelta diversa, ma forse ancora più emozionante, quella di Francesco De Gregori e Antonello Venditti. I due cantautori hanno deciso di regalare alla serata due brani loro, ‘Generale’ e ‘Notte prima degli esami’, amatissimi dall’amico Pino.
Tante le presenze lontane dalla musica, ma che hanno voluto comunque salire sul palco e rendere il loro personale omaggio a Daniele. Fra loro Alessandro Siani, Giorgio Panariello e Pierfrancesco Favino. Il ricordo non si è limitato alle doti artistiche e al talento del cantautore, ma anche a quelle umane. Dal suo enorme rispetto per le donne, ricordato in video da Vanessa Incontrada, fino al suo desiderio di fare del bene agli altri. Proprio da questo presupposto, ha preso il via la campagna di beneficenza legata alla serata ‘In Aid Of Children’, per sostenere Open Onlus nella lotta contro il tumore pediatrico attraverso la creazione di uno speciale passaporto elettronico e per supportare Save the Children nel contrasto alla povertà educativa dei minori in Italia, nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città. Due campagne a cui Pino in vita ha aderito con convinzione.
Ma il ricordo più caldo e commovente è stato quello dei 45mila del San Paolo, che oltre a cantare dall’inizio alla fine, hanno accompagnato tutto il concerto con i cori da stadio: “Olè olè olè olè, Pino, Pino”. Perché, ancora oggi, per Napoli, e per tutta Italia, Pino è.
Chiara Troiano